“Dalle denunce, forti, ai primi risultati che rappresentano un passo in avanti nella lotta alla carenza di personale. Questi i fatti: il 25 marzo scorso, ho denunciato, attraverso un’interrogazione, e a mezzo stampa, la drammatica carenza di personale all’interno del pronto soccorso dello spoke Corigliano Rossano. Una carenza tanto grave da ripercuotersi finanche sullo stato di salute del personale in servizio. Oggi i primi risultati, per cui ringrazio il commissario straordinario dell’asp Cosenza dott. Graziano, per l’ascolto e il lavoro svolto sino ad ora.
Nell’ospedale di Rossano, tra il 16 settembre e il primo ottobre, verranno assunti 7 nuovi infermieri, di cui 5 nel pronto soccorso, 1 in cardiologia e 1 in oncologia. Un’assunzione specializzata, quella in oncologia, destinata esclusivamente alle cure chemioterapiche e nello specifico all’installazione del catetere venoso. Un’assunzione che risponde, seppur in parte, alla recente denuncia di un paziente, costretto come molti a doversi rivolgere ad altri ospedali della provincia per la chemioterapia. Ancora, per il pronto soccorso di Rossano, verrà ampliata e resa più confortevole la sala triage. La stessa, in risposta ai gravi episodi, dei mesi scorsi, di violenza che hanno coinvolto il personale sanitario verrà dotata di videosorveglianza. Nominato, poi, il responsabile pronto soccorso dello spoke Corigliano Rossano.
Sono passi in avanti verso una sanità pubblica più efficiente, che coinvolgono però anche le altre strutture ricadenti nell’Asp di Cosenza. Sono, infatti, in fase di assunzione i nuovi infermieri destinati all’assistenza domiciliare integrata. Un’attività, questa, finora svolta dagli infermieri ospedalieri, cui veniva corrisposto lo straordinario, e che all’Asp costavano circa un milione e duecentomila euro. Il nuovo costo è, viceversa, stimato in circa 800.000 euro. Un risparmio quindi per le casse pubbliche, da reinvestire, fissato in circa 400.000 euro.
E’ un’azione importante, quella segnata dalla gestione Graziano, sul fronte infermieri. La graduatoria infermieri era ferma al n.18 e in pochi mesi è balzata al n. 345. Si tratta, certo, di personale semplicemente chiamato, ma in molti hanno risposto positivamente accettando l’incarico. A tanto si aggiunge la stabilizzazione di 70 dipendenti part time che si sono visti trasformare il loro rapporto di lavoro a tempo pieno.
Altro capitolo importante, su cui ci si muove in avanti è la rifunzionalizzazione tecnologica degli ospedali e della medicina territoriale, per cui si è proceduto all’acquisto di 30 ecografi, di cui due saranno destinati al presidio ospedaliero “Cosentino” di Cariati insieme ad una nuova tac.
La strada verso una sanità pubblica che risponde con dignità ai bisogni dei cittadini è ancora molto lunga, ma certo rispetto all’immobilismo del passato si muovono timidi passi”.
E’ quanto si legge in una nota di Davide Tavernise, capogruppo M5S in Consiglio regionale.