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79 anni fa il bombardamento di Catanzaro, lo scrittore Francesco Russo ricorda le 132 vittime

Il 27 Agosto 2022 ricorre il settantanovesimo anniversario del bombardamento della città di Catanzaro. Ecco, per l’occasione, il ricordo dell’avvocato Francesco Russo, scrittore, compositore di opere musicali, già assessore provinciale e per molti anni sindaco di Soveria Simeri.
“Alle ore 10,55 del 27 agosto 1943 – scrive Russo – formazioni aeree anglo-americane, partite da basi tunisine e maltesi, bombardarono la città di Catanzaro. Il primo obiettivo, la caserma dei RR.CC., nei pressi del vecchio cinema Politeama, fu mancato, ma altre bombe sganciate sul Duomo e sul vicinissimo Palazzo Vescovile, colsero i bersagli. Il prezzo pagato dalla popolazione catanzarese fu enorme e se non valse a far vincere la guerra, servì a dire ‘basta così’ agli invasori e ad anticipare l’8 settembre che salvò il salvabile e in primo luogo assicurò la vita e la pace a tutti noi. A distanza di 79 anni dal truce evento abbiamo il dovere di ricordare e onorare le 132 vittime innocenti della strage, tra le quali il Mons. Vincenzo Scorza, Vicario Generale dell’Arcivescovo, Presidente del Tribunale Ecclesiastico della Calabria, Cameriere Segreto Soprannumerario di Sua Santità Papa Pio XI e poi di Papa Pio XII.
La fatidica data – conclude Russo – dovrebbe parimenti essere tenuta presente soprattutto dalle istituzioni pubbliche che devono presiedere alla custodia e alla celebrazione degli autentici valori di una città, perché i viventi non dimentichino e i posteri sappiano”.
Il Vicepresidente vicario del Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, Luigi Stanizzi, ha espresso gratitudine nei confronti di. Francesco Russo “per il suo incessante impegno culturale, che ha dato frutti preziosi come il romanzo I Numi di Sedara affresco storico della società rurale del Meridione, e testimoniato da innumerevoli pubblicazioni e importanti opere ancora inedite”.
Sul tragico bombardamento di Catanzaro, Stanizzi ha ricordato un’intervista a Padre Remigio Lepera, frate Cappuccino della Chiesa del Monte di Catanzaro, che trovò nella sua cella distrutta dalle bombe la sveglia con le lancette ferme all’ora dello scoppio dell’ordigno sul convento. Ha evidenziato inoltre che la lapide collocata il 27 Agosto del 1993 in occasione del cinquantesimo anniversario sulla facciata del Duomo (il cui restauro procede con inaudita lentezza)  meriterebbe un restyling, in quanto ormai ridotta in condizioni pietose: il marmo è anche spezzato. Lo stesso Duomo venne ricostruito dopo i bombardamenti! Importanti libri sono stati pubblicati su quel periodo a firma di prestigiosi studiosi, come Giovanni Le Pera, Nando Castagna e altri autori.
Lo scorso anno, sempre il 27 Agosto, il settantottesimo anniversario del bombardamento venne puntualmente ricordato dall’attuale Assessore regionale Filippo Pietropaolo, il quale giustamente precisò fra l’altro “è importante ricordare quelle vite spezzate, senza alcuna strumentalizzazione ideologica, restituendo loro memoria e rispetto affinché questa pagina di storia sia ricordata con la dovuta importanza e tramandata alle future generazioni della nostra città. Ben vengano quindi iniziative in tal senso”.
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