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Salme accostate al concetto dello “sporco”. La denuncia dell’imprenditore Grandinetti su un cartello dell’ospedale di Lamezia: “È aberrante, sia rimosso”

Un cartello posto nell’ospedale di Lamezia Terme accosta le salme allo sporco. A segnalarlo è un’imprenditore, Francesco Grandinetti, esponente del Pd, in una nota.

“Davanti all’ospedale – afferma – campeggia un avviso ufficiale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro che indica i ‘percorsi’ destinati al trasporto dello sporco. Nell’elenco, insieme a biancheria sporca, rifiuti speciali, rifiuti solidi urbani, campioni biologici e ferri chirurgici da sterilizzare, compare incredibilmente anche la voce ‘Salme’. Un accostamento inaccettabile, irrituale, che urta la sensibilità dei cittadini e viola ogni principio di rispetto verso la dignità della persona, anche dopo la morte”.

“Inserire le salme nella stessa categoria dello ‘sporco’ – afferma Grandinetti – è un atto grave, frutto di una comunicazione superficiale e profondamente irrispettosa, soprattutto in un luogo che dovrebbe tutelare e onorare la vita e la dignità umana. In qualunque struttura sanitaria moderna, i percorsi dedicati al trasferimento delle salme sono regolati da protocolli specifici, separati e nominati in modo appropriato, proprio per preservare il rispetto dovuto ai defunti e alle loro famiglie. Non è solo una questione formale: è un tema di cultura istituzionale, di sensibilità, di civiltà”.

“Per questo – conclude Grandinetti – chiediamo all’Asp di Catanzaro di provvedere immediatamente alla rimozione e sostituzione del cartello, correggendo un errore che rischia di diventare un simbolo di incuria comunicativa e di mancanza di attenzione verso i cittadini. Ci auguriamo che l’Asp intervenga senza esitazioni, restituendo la giusta dignità a ciò che dignità deve averla sempre: la persona, in ogni fase della vita e oltre”.

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