La libreria Feltrinelli di Cosenza, nel centralissimo corso Mazzini, si prepara ad accogliere domani, alle 18.30, il settimo appuntamento della Decina 2025 del Premio Sila. Protagonista della serata sarà Pier Paolo Di Mino con il suo romanzo “Lo splendore – L’infanzia di Hans”, edito da Laurana, un’opera che esplora il confine tra realtà e simbolo, tra modernità e radici ancestrali.
A dialogare con l’autore, Daniele Garritano.
«Il Premio Sila conferma il suo impegno nel valorizzare autori capaci di coniugare complessità narrativa e profondità filosofica», ha dichiarato l’avvocato Enzo Paolini, presidente della Fondazione Premio Sila.
Hans che salverà l’umanità
“Lo splendore – L’infanzia di Hans” di Pier Paolo Di Mino è il primo di una serie di sette romanzi che attinge alla tradizione modernista di Joyce, Proust e Musil, ma affonda le radici nelle narrazioni bibliche, nella cabala e nel romanzo picaresco. Ambientato tra l’Ottocento e il Novecento, il libro segue l’infanzia di Hans Doré, nato nel 1911 alla periferia di Berlino, destinato a divenire il “vero re” in grado di salvare l’umanità dalla “macchina della necessità”. Attraverso una genealogia ricca di personaggi memorabili – come la curatrice ambulante Hermine, il fervente socialista Joseph e il misterioso libraio alleato col prete Kircher –, Di Mino intreccia destini individuali e battaglie cosmiche. Due fazioni, abeliani e cainiti, si contendono il controllo di una trama simbolica, guidando i protagonisti verso lo Zohar, lo “splendore” che dà titolo all’opera.
Gemma Cestari, direttrice del Premio Sila, ha aggiunto: «Di Mino ci regala un viaggio letterario audace, dove il passato dialoga con il presente in una trama che sfida le convenzioni, dimostrando come la grande letteratura possa ancora illuminare l’umano».
La Decina 2025 e il Premio Sila ’49
Quello con Pier Paolo Di Mino è il settimo evento di un percorso che continuerà ad animare Cosenza anche nel prossimo mese. Il Premio Sila, giunto alla tredicesima edizione, si conferma tra i riconoscimenti più autorevoli del panorama letterario italiano. La Decina 2025 propone un ciclo di incontri con i finalisti, un’occasione unica per scoprire autori e opere che ridefiniscono i confini della narrativa contemporanea, coinvolgendo lettori e addetti ai lavori in un dialogo vivace e stimolante.
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LA SCHEDA DEL LIBRO
Pier Paolo Di Mino, Lo splendore – L’infanzia di Hans, Laurana
Che cosa si nasconde nel cuore dell’esperienza? Pier Paolo Di Mino indaga la “realtà reale”, quella trama simbolica celata dietro fatti e apparenze. “Lo splendore – L’infanzia di Hans” rilegge la crisi del realismo ottocentesco e il tentativo modernista di catturare l’inafferrabile, fondendo influenze che spaziano dalla cabala al romanzo di Cervantes.
Al centro della storia c’è Hans Doré, bambino berlinese nato nel 1911, destinato a un ruolo salvifico. Attraverso le vite della sua genealogia – tra cui spiccano Hermine, Clea, Gustav e Joseph –, si dipana uno scontro epocale tra due fazioni: gli abeliani, guidati dal libraio visionario, e i cainiti, seguaci della necessità. Un “libro azzurro” fatto di sole immagini diventa lo strumento per condurre i protagonisti verso la luce dello Zohar, in un viaggio che attraversa secoli e cosmologie.
Con una struttura narrativa rocambolesca e un’ambizione enciclopedica, Di Mino crea un’opera che è insieme romanzo filosofico, epopea popolare e meditazione sul destino umano. “Lo splendore – L’infanzia di Hans” sfida il lettore a guardare oltre il visibile, rivelando come ogni storia sia un frammento di una verità più grande.
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LA BIOGRAFIA DELL’AUTORE
Pier Paolo Di Mino
È nato a Roma nel 1973. Scrittore e artista, da molti anni lavora al vasto progetto letterario “Lo splendore”, di cui “L’infanzia di Hans” rappresenta il primo volume. È inoltre impegnato nel progetto artistico e letterario “Il libro azzurro”, curato graficamente da Veronica Leffe.
Ha pubblicato racconti e romanzi, tra cui “Il re operaio” (2003), “Visiorama” (2004) e “Storia Aurea” (2010). In collaborazione con Massimiliano Di Mino ha scritto “Il libretto rosso di Garibaldi” e “Il libretto rosso di Pertini” (entrambi nel 2011), oltre alla sceneggiatura del film “Fine pena mai” (2007), interpretato da Claudio Santamaria e Valentina Cervi.
Tra il 2007 e il 2008, ha lavorato per la Fox e attualmente insegna tecniche narrative nei corsi di illustrazione presso Idea Academy. È uno dei fondatori e direttori del “Flep! Festival delle Letterature Popolari” e fa parte del collettivo di autori “TerraNullius”.