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Lunetta di Sibari: Papasso scrive a Occhiuto per chiedere revisione progetto

Il Sindaco di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso ha inviato una missiva al Presidente della Regione Calabria, l’Onorevole Roberto Occhiuto, per segnalargli che il prosieguo delle operazioni preliminari che porteranno alla costruzione della tristemente nota “Lunetta di Sibari” stanno creando un vero e proprio disgusto nella popolazione sibarita perché tra i cittadini cresce la consapevolezza che si tratta di una vera e propria forzatura che avrà sul territorio un impatto ambientale e paesaggistico devastante senza portare nessun grande e reale miglioramento alla mobilità di Sibari, della Sibaritide, dell’Alto Ionio e dell’area del Pollino in genere.

“Presidente – esordisce la lettera partita dal gabinetto del primo cittadino – abbiamo avuto modo di confrontarci sulla questione LUNETTA di SIBARI e le ho già rappresentato l’inopportunità della sua realizzazione nel sito individuato poiché l’opera proposta sarebbe di gravissimo impatto paesaggistico-ambientale, soprattutto per la realizzazione di due viadotti ferroviari costituiti da campate sorrette da invasivi piloni in pieno centro abitato, che lambiscono le abitazioni, gli edifici scolastici e gli impianti sportivi presenti, deturpando in misura irrimediabile il centro abitato e, più in generale, l’immagine del territorio”.

Papasso nello scritto è costretto a constatare negativamente che, sia lui, sia l’Amministrazione Comunale, al di fuori dell’incontro avuto con il Presidente Occhiuto, mai sono stati interessati da alcuno nella fase propedeutica e preliminare al fine di esprimere e rilasciare un parere, non già sulla realizzazione dell’opera, bensì sull’individuazione del sito e ricorda che il Comune di Cassano non era presente, in quanto non invitato a partecipare, al Tavolo Tecnico che ha avuto come obiettivo la comunicazione circa l’esito delle valutazioni preliminari svolte da RFI in merito alle esigenze trasmesse dalla Regione Calabria con nota del 7.06.2021.

“Freddamente – insiste – solo in una fase avanzata, siamo stati coinvolti in una conferenza di servizi convocata da RFI in cui abbiamo espresso assoluto parere negativo, sia per il tramite dell’ufficio tecnico comunale e sia come organo politico istituzionale. Credo, nel corso di questi anni di sindacatura, di aver dimostrato di essere riformista e che non mi è mai appartenuta la cultura del NO. Per tale ragione ritengo che il collegamento Tirreno-Ionio vada realizzato senza però far perdere il ruolo e la centralità alla storica stazione di Sibari e di conseguenza al Comune di Cassano All’Ionio e al territorio dell’Alto-Ionio Cosentino. Il sito individuato per la realizzazione dell’opera, per come più volte evidenziato, è sbagliatissimo, si darebbe vita ad uno scempio e rappresenterebbe un colpo al cuore per tutte le attività e le famiglie che insistono nelle vicinanze”.

Ma i problemi e le incongruenze sono molti: anche il nuovo Piano stralcio di Assetto Idrogeologico – Rischio Frane – Alluvioni (PAI) classifica il sito individuato come zona R4 (zona a rischio idraulico), di conseguenza i competenti uffici comunali hanno fatto rilevare questa grave contraddizione. Oltretutto la sopraelevata contrasta enormemente con i lavori che RFI sta eseguendo sul territorio comunale di Sibari, nelle immediate vicinanze dell’opera proposta (meno di 100 m), con la realizzazione di due sottopassi interrati. Difatti, a suo tempo, dinanzi alla proposta dei cittadini che ai sottopassi avrebbero preferito la realizzazione di cavalcavia sopraelevati, anche per ridurre i costi e i tempi di esecuzione, i dirigenti delle ferrovie, nonostante i maggiori costi, espressero contrarietà proprio per l’impatto ambientale che si sarebbe determinato.

“Alla luce di quanto descritto – chiude la comunicazione – le chiedo sommessamente e col cuore in mano di venire a Sibari per eseguire un sopralluogo congiunto, all’esito del quale, sono certo, anche Lei esprimerà contrarietà. Mi creda Presidente, non c’è alcuna volontà di strumentalizzare la vicenda, ma come Sindaco di questa comunità ho il dovere di ribadire, ancora una volta, la mia contrarietà e di sensibilizzarLa affinché ci possa essere una rideterminazione del sito. La popolazione di Sibari è disgustata e come uomini delle istituzioni abbiamo il dovere di percepire e realizzare i desiderata dei cittadini che, a mio modesto parere, nel caso specifico, fanno bene ad essere contrari. Non si tratta di polemica o populismo, ma nella mia qualità di Sindaco ho il compito istituzionale di assumere tale posizione e di chiederLe un autorevolissimo intervento, non facendolo tradirei la mia coscienza e i miei cittadini. Insieme, fuori da qualsiasi logica strumentale e polemica, Le chiedo di ridiscutere e valutare altri siti che meglio si prestano alla realizzazione dell’opera”.

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