«È uno spettacolo di grande livello culturale, destinato a più tipologie di pubblico perché fonde poesia, musica, danza, pittura, imponenti scenografie e costumi preziosi. E poi, con noi ci sarà Ana Sofia Scheller, una stella di prim’ordine della danza internazionale». Parola di Fredy Franzutti, coreografo e direttore artistico del Balletto del sud che venerdì sera, 20 ottobre, si esibirà sul palco del Teatro Politeama per un nuovo appuntamento della ventesima edizione del Festival d’autunno, con “Eros e pathos, Miti in scena”, nuova coproduzione di Festival d’autunno e Balletto del Sud.
L’entusiasmo, contagioso, del maestro Franzutti è frutto del lavoro degli anni in cui con passione si è dedicato al progetto di ricerca “Miti in scena”, «un contenitore – spiega -, nato nel 1999, che analizza quanto l’arte classica, l’archeologia e il mito abbiano influenzato l’arte e la danza classica. Con la nascita dell’archeologia, già in età barocca il mito si impone come fonte di ispirazione per la danza. A Catanzaro presenteremo per la prima volta i miti legati ai temi dell’eros e del pathos, fil rouge della ventesima edizione del Festival. Parleremo di amore e della sofferenza che questo può procurare – aggiunge il coreografo -, ma anche dell’eros nell’’accezione erotica dell’amore».
«Grande importanza riveste anche la narrazione dei miti letterari in relazione all’immagine, alla iconografia, ai costumi – spiega Franzutti -, che si ispirano alla pittura che nel corso dei secoli ha auto come soggetto il mito stesso. Anche per la musica, ispirata dal mito: basti pensare a “Il giudizio di Paride” di Cilea, che è uno dei pezzi più importanti della serata. Racconta la famosa vicenda della mela, con Giunone e l’offerta di essere un grandioso guerriero e Venere ad essere un amante. Sappiamo come andò a finire, per Paride, con Elena a Troia».
Insieme al corpo di ballo e alla già citata Ana Sofia Scheller, ci sarà Andrea Sirianni, attore catanzarese che torna nella sua città per recitare per la prima volta al Teatro Politeama: la sua figura sarà tutt’uno con la poesia che come la danza è strettamente legata alla musica.
Poesia, musica, danza, pittura. Eros e pathos sembra un piatto molto ricco: «È uno spettacolo di grande livello culturale con più punti di forza: insieme al corpo di ballo del Balletto del sud – conclude Franzutti -, ci sarà una delle ballerine più famose al mondo, Ana Sofia Scheller, come dicevamo, principal dancer del New York City Ballet, che farà il passo a due di Diana e Atteone, un brano molto difficile da eseguire. Poi ci saranno anche tutti i miti con Ulisse che vuole tornare a Itaca, il Giudizio di Paride, Leda e il cigno, Amore e Psiche ad esempio, ma anche Aiace, che sarà portato in scena da Andrea. Ci sono poi altri due punti di forza: la sua spettacolarità, perché è uno spettacolo ricco di effetti, e la stessa seduzione delle declinazioni dell’eros, entrambi sapranno stupire tutti».
Ricordiamo che il XX Festival d’autunno è realizzato dall’associazione Donne in arte con il supporto di Mic, Por Calabria Fesr Fse, Calabria Straordinaria, in collaborazione con Fondazione Carical e i Comuni di Catanzaro, Montauro, Soverato, Tropea e Santa Caterina.