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Caso Reggina, Di Cintio: “Prevale la giustizia sportiva”. Piccioni: “Si attende una norma integrativa”

Si è parlato a lungo del percorso che attende la Reggina presso la giustizia sportiva, all’interno di Reggina Talk del lunedì. L’avvocato Cesare Di Cintio ha risposto circa la mancata citazione degli stipendi, nel comunicato emesso dalla Figc: “Non è essenziale guardare quel che dice un comunicato stampa, spesso è un riassunto di una contestazione più ampia. Se c’è stato un mancato pagamento degli emolumenti, faranno parte del deferimento. L’atto ce l’ha solo la Reggina”.

Una volontà di adeguare le norme federali al codice di crisi d’impresa, da parte del vertice Figc Gabriele Gravina, aveva fatto ben sperare in riva allo Stretto. Ampia l’interpretazione del giornalista Valerio Piccioni della Gazzetta dello Sport: “C’è il rischio di una guerra tra giustizie. Ci sono delle disposizioni alle quali la Reggina si sarebbe attenuta. Al tempo stesso, questo tipo di decisione cozza con le regole federali. Il problema non riguarda solo la Reggina. Il tema è se i soldi non pagati entro i tempi richiesti, creino uno squilibrio competitivo. Ovviamente non si può ignorare la disposizione statale. La riflessione riguarda anche la concorrenza tra le due giustizie”.

“Troppe volte sentiamo parlare di indipendenza della giustizia sportiva – precisa Di Cintio da esperto di diritto sportivo – è un peccato originale mai sanato. Spesso abbiamo affrontato casi di norme statali non adeguate per la giustizia sportiva, quest’ultima ha sempre prevalso. Sanzionando le società che non avevano rispettato le norme sportive, creando corti circuiti. Ricordo il caso del Novara, che ebbe 8 punti di penalizzazione poi ridotti a due, per una rateizzazione non riconosciuta dalla giustizia sportiva. Si valutarono delle attenuanti in secondo grado, ma la violazione rimase. Varie decisioni sono state di compromesso. Oggi è necessario uscire dall’equivoco, non è possibile arrivare a fine campionato col problema di carattere giuridico”.

Di Cintio precisa il proprio punto di vista: “Il problema Reggina è grave. Incide sull’equilibrio economico della società, ma anche del campionato. Non è possibile negare la normativa statale, questa sarà la difesa della Reggina. Ma è anche vero che doveva conoscere la normativa sportiva. Detto questo, ritengo che la norma statale debba prevalere, ma è un’interpretazione personale rispetto alla giurisprudenza fin qui portata avanti”.

Con il giornalista Piccioni, la discussione si sposta sulle aspettative riposte in un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia presso il Coni: “Si tratta di un organismo autonomo, ma potrebbe esserci lo stesso scenario. In queste settimane potrebbero esserci novità circa una norma integrativa all’interno della federazione, che potrebbe fungere da paracadute. Il diritto di non pagare non deve creare vantaggi in altre sedi. Lo scenario è di incertezza. Oggi è necessario un altro intervento legislativo. Le materie di concorrenza tra giustizie si sono moltiplicate”.

Di Cintio e Piccioni concordano circa il probabile pronunciamento sulla successiva scadenza del 16 marzo, essendoci il dubbio se una seconda penalizzazione andrebbe scontata nell’immediato o nella stagione successiva ex art.8 cgs: “Il codice è molto chiaro: se l’afflittività non risulta tale nella stagione in corso, si sposta sulla stagione successiva. Se la sanzione fa male nella stagione in corso, non viene spostata. In Serie B le società sono a pochi punti di distanza”.

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