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Collettamento depuratore Silica, trovata la soluzione in Prefettura. Il sindaco Limardo: “Sentito ringraziamento a tutte le autorità”

A seguito del tavolo in Prefettura richiesto dal sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo, con la presenza di tutte le massime autorità militari e rappresentanti delle istituzioni, unitamente ai rappresentanti delle agenzie regionali interessate, si è aderito alla soluzione proposta dal Comune di Vibo Valentia riguardo il collettamento del depuratore Silica con il depuratore di Porto Salvo, per impedire che eventuali eccessi di portata potessero giungere in mare, nelle acque di Bivona, attraverso il torrente Sant’Anna.

“Mi preme ringraziare in primis il prefetto Grieco – è il commento del sindaco Limardo – per avere sin dal primo momento offerto la massima disponibilità nell’affrontare la questione convocando al suo tavolo tutti i soggetti competenti, e per avere propiziato l’esito che tutti noi auspicavamo. Allo stesso modo non posso che ringraziare il procuratore Falvo, la cui presenza è stata estremamente preziosa al fine di giungere al suddetto risultato, così come quella di tutti rappresentanti delle forze dell’ordine presenti”.

A rappresentare il Comune erano presenti al tavolo prefettizio il vicesindaco Pasquale Scalamogna, l’assessore ai Lavori pubblici, Carmen Corrado, ed il dirigente competente sugli impianti di depurazione Antonio Nisticò.

A seguito dell’interlocuzione avuta in Prefettura, approfondendo le questioni relative alle competenze sugli impianti e alla necessità di trovare una soluzione praticabile nell’immediato, il Corap si è fatto carico di ricevere le eccedenze di portata dei liquami collettati all’impianto di Silica che lo stesso impianto non sarebbe in grado di trattare adeguatamente, come avvenuto negli ultimi anni.

“In questo modo – affermano gli assessori Scalamogna e Corrado – abbiamo scongiurato eventuali rischi per la balneazione, fermo restando gli interventi sull’impianto Silica che il Comune si sta facendo carico di attuare, con il supporto anche economico della Regione Calabria, per risolvere in maniera definitiva la problematica”.

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