Il sindaco Giovanni Verduci ha ricevuto a palazzo Alecce il primo cittadino di Roccasparvera Manuel Guerra. Nel comune piemontese, il 17 marzo del 1945, perdeva la vita sotto i colpi dei nazifascisti, Antonio Cilione. Di ritorno dalla Francia, il giovane soldato di Lazzaro si era aggregato ai primi partigiani presenti nelle valli intorno a Cuneo.
Verduci e Guerra, insieme a tutta l’Amministrazione comunale, ai familiari di Antonio Cilione, agli studenti della scuola media “Nicodemo Branca” di Motta e allo storico Saverio Verduci, hanno voluto ricordare il giovane di Lazzaro e il suo sacrificio.
<<Una giornata importante – ha dichiarato il sindaco di Motta – perché, nella semplicità di un incontro tra amministratori comunali, tra rappresentanti di territori apparentemente distanti, riscopriamo ancora una volta che l’Italia è fatta, soprattutto, di Comuni più o meno piccoli, legati comunque tra di loro. Comuni che hanno contribuito a scrivere pagine di storia e di storie individuali che hanno reso grande l’Italia. La presenza della scuola è molto importante perché, quanto abbiamo scoperto, grazie soprattutto agli studi e alle ricerche del professore Saverio Verduci, dev’essere un monito per la generazione attuale. La memoria di quello che siamo stati e di quello che abbiamo fatto come comunità ci permette di comprendere meglio il presente e di essere pronti ad affrontare il futuro con la consapevolezza necessaria>>.
<<L’Amministrazione comunale – ha poi aggiunto – grazie all’impegno di ogni suo componente, è molto impegnata su tutto questo. Lo facciamo ricordando i caduti di tutte le guerre in ogni occasione e dialogando con il Comitato locale Combattenti, Reduci e Caduti. Lo facciamo ogni 4 novembre, lo abbiamo fatto deliberando di intitolare una strada comunale di Lazzaro proprio al Milite Ignoto. Lo facciamo prendendoci cura dei nostri luoghi della memoria>>.
Emozionato il sindaco Manuel Guerra che, in Calabria per impegni privati, ha voluto deporre dei fiori al monumento che ricorda i caduti in guerra e visitare i luoghi di origine di quel giovane che ha perso la vita a Roccasparvera e che il comune piemontese ricorda con una lapide nella piazza principale dove sono ancora evidenti i fori provocati nel muro scelto per la fucilazione.
“Sono stato sempre incuriosito e affascinato da questa storia. Un ragazzo della provincia reggina che perde la vita lontano da casa per la libertà e la democrazia dell’Italia intera. Oggi ci incontriamo in questa aula per un episodio triste che ci lega, ma proprio quel sacrificio, insieme a tutti gli altri episodi che raccontano di sacrifici e di azioni eroiche, ha consentito lo sviluppo della nostra nazione e il riconoscimento delle libertà. Anche viaggiare, crescere insieme, incontrarci per parlare di questi argomenti è possibile grazie a quei tantissimi giovani che hanno perso la propria vita per il nostro benessere>>.
Il sindaco Giovanni Verduci, dopo aver consegnato dei volumi e dei prodotti tipici, appresa la notizia che a breve sarà riqualificata la piazzetta dove si trova la lapide che ricorda Antonio Cilione, ha manifestato al sindaco Manuel Guerra la volontà dell’Amministrazione comunale di offrire la pietra locale di Motta per rendere ancora più forte il legame tra le due comunità.