“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla” - Gabriel Garcia Marquez
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Gay Pride a Reggio Calabria, il corteo contro il giornalista Klaus Davi: “Israele popolo di genocidi, bandiere ebraiche non benvenute”

Più che un Pride dell’amore quello di Reggio Calabria è stato un festival dell’odio verso il popolo di Israele e i sionisti con tanto di comizio sul popolo ebraico genocida: “Qui le bandiere israeliane non sono benvenute. Gli israeliani sono un popolo di assassini. Vattene da qui “. È quanto si è sentito ripetutamente dire Klaus Davi, che sabato scorso ha partecipato al Pride di Reggio Calabria, da diversi esponenti dell’Arci Gay della città dello Stretto e che ha diffuso un video in merito disponibile sulla piattaforma You Tube (https://youtu.be/bH2VWHWS2SU). Come documenta il filmato prima ancora che iniziasse la manifestazione un gruppo di esponenti del movimento si sono avvicinati a Davi apostrofandolo con frasi come ‘la tua bandiera non è ben accetta e Netanyahu criminale!’. Non paghi delle palesi intimidazioni verbali l’Arci Gay locale ha improvvisato un comizio interamente dedicato a Israele ‘Stato Genocida’, senza fare un minimo riferimento agli uomini ma soprattutto alle donne e ai bambini rapiti e uccisi e da Hamas. Affermazioni false che Davi ha prontamente contestato durante la manifestazione provocando la reazione del servizio d’ordine dell’Arci Gay che, come si vede dalle immagini, lo ha allontanato dal palco. Immediato l’intervento di cinque agenti della Digos che hanno scortato il giornalista fino alla fine del corteo, fatto che non ha impedito a numerosi partecipanti di rivolgergli insulti, gestacci e slogan anti israeliani per tutto il corso della manifestazione.

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