“Amo la libertà della stampa più in considerazione dei mali che previene che per il bene che essa fa” - Alexis de Tocqueville
HomeCalabriaCosenzaManifestazione Recovery Sud: a Napoli ci sarà anche il comune di Rende...

Manifestazione Recovery Sud: a Napoli ci sarà anche il comune di Rende per dire no alla autonomia differenziata

Sarà presente con la fascia tricolore per il comune di Rende il 17 marzo alla manifestazione di Recovery Sud a Napoli, l’assessore Fabrizio Totera.

“In riferimento ad alcune notizie apparse sugli organi di stampa che tendono a connotare politicamente la manifestazione di venerdì prossimo a Napoli, teniamo a precisare quanto segue: l’iniziativa non ha colori politici ed è aperta a tutte le forze che abbiano a cuore il tema della coesione nazionale. Invitiamo, pertanto, tutti i sindaci, i parlamentari, i presidenti di Regione, i consiglieri regionali, i presidenti di Provincia e i sindaci metropolitani a partecipare”, si legge nella nota diffusa dalla rete di sindaci.
L’evento “Uniti e uguali” è stato promosso dall’Associazione Sindaci del Sud Italia Recovery Sud.

La manifestazione si svolgerà alle 11.30 a Santa Maria La Nova, prevede una serie di interventi da parte dei sindaci e delle altre personalità presenti. Alle 15 partirà un corteo da piazza Santa Maria La Nova lungo via Monteoliveto, via Medina, piazza Municipio, via San Carlo, piazza Trieste e Trento fino a piazza Plebiscito per la consegna a S.E. il Prefetto di un documento sul tema dell’autonomia differenziata.

Intanto ieri pomeriggio, a margine della seduta straordinaria del consiglio comunale di Cosenza sull’autonomia differenziata, ex art. 116 comma 3 della Costituzione, è intervenuto anche l’assessore Domenico Ziccarelli nella sala delle adunanze del Consiglio Provinciale di Piazza 15 Marzo.

“Ci risiamo. Dopo tre decenni,ci risiamo. Uno Stato accentrato o decentrato? Un modello per il Nord ed uno per il Sud, passando per il Centro? Un processo virtuoso o un modo per allargare le disparità, le diversità? Per dare di più a chi già ha di più o sostenere una legittima aspirazione di ridisegnare uno Stato che funzioni al Nord ed al Sud ed anche al Centro? L’Italia è una nazione lunga e stretta, questo le ha conferito pregio e bellezze, migliaia di chilometri di coste marittime, ma pur sempre lunga e stretta. Il Sud è lontano dai grandi mercati, dalle industrie. Il Sud ha pochi aeroporti, una linea ferroviaria antica e dissestata, una sola autostrada da Napoli in giù. E le merci del Sud, pur se di qualità, costano di più perchè maggiore è il costo a carico delle imprese per portare sui mercati i prodotti. E di conseguenza tutto il mercato risente di questo gap ed anche le comunità soffrono, perché il PIL è differenziato, perchè gli scambi non producono occupazione, perchè amministrare al Sud diventa più difficile”, ha affermato Ziccarelli.

Rende, ha aderito alla nascente Associazione Sindaci Sud Italia, A.S.S.I, conseguente al ruolo che la città aveva assunto fin dal 2019, collocandosi tra le prime amministrazioni comunali del meridione ad aver aderito alla Rete Sindaci “Recovery Sud” nata dalla volontà, inizialmente, di cinquanta sindaci del Sud d’Italia di unirsi per fare fronte comune in merito alle risorse del PNRR.

“Eppure, abbiamo gli ospedali al Sud, abbiamo le scuole al sud, abbiamo cittadini al Sud che chiedono servizi. So bene cosa significa ogni giorno arrivare al Comune e soffrire per la difficoltà di attrezzarli questi servizi, farli funzionare, renderli più equi e più diffusi. Ma, questa una delle ipocrisie secolari, al Sud siete incapaci, avete la Mafia, i servizi costano il doppio. Ipocrisia appunto. Perchè abbiamo visto cosa succede anche al Nord quanto a sprechi, connivenze, commistioni. Però è il Sud che fa notizia. Ed è al Sud che si concentrano emergenze, disperazione, frustrazione. C’è davvero bisogno di elevare la qualità riformatrice ed è quanto mai opportuno che unja Riforma parta da punti certi: il Paese deve unirsi,non dividersi e la “differenza” non risiede nell’autonomia, ma nella solidarietà e nel coraggio di approntare una grande riforma italiana, ma temo uno Stato che vuole affermare  l’autonomia differenziata lasciando irrisolti questi temi”, ha concluso l’assessore.

Articoli Correlati