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Il candidato sindaco di Catanzaro Valerio Donato punta sui centri per l’impiego con lo sguardo alle nuove sfide per l’Europa

“Il lavoro è il tema trasversale che tocca ogni punto del nostro programma. La formazione, la circolazione e il trattenimento del capitale umano formato – come sostiene  la Svimez –  sono la leva per determinare un’accelerazione nei processi di crescita. Dobbiamo innescare sinergie efficaci tra istruzione, formazione, ricerca e sistema imprenditoriale e sociale”.

Lo ha detto stamattina Valerio Donato (candidato sindaco), incontrando cittadini, commercianti e professionisti della zona Centro e Nord della città, con cui ha discusso prevalentemente dell’emergenza lavoro: “L’obiettivo è fare del capoluogo una città accogliente, orgogliosa della propria identità, favorendo la permanenza dei giovani, secondo un indirizzo che potrà agevolare una contaminazione dei saperi e una reale integrazione del mondo universitario e delle associazioni nella vita e nel dibattito cittadino”.
In particolare, il candidato sindaco si è soffermato sul potenziamento dei Centri per l’impiego: “Una delle misure previste dal Pnrr, che ha l’obiettivo di garantirne l’effettivo servizio a favore di disoccupati e imprese. Un’opportunità che Catanzaro, capofila di un ambito che comprende altri 33 Comuni, non può perdere. La nuova Amministrazione comunale individuerà  un immobile, nel centro storico, da concedere in comodato alla Regione, attraverso una convenzione improntata alla massima collaborazione in materia di lavoro e politiche sociali tra Comune, Giunta e Consiglio regionali”.

Ha affermato: “La misura del Pnrr include investimenti infrastrutturali (e risorse per lo sviluppo di canali di comunicazione sui contenuti offerti), lo sviluppo di Osservatori del mercato del lavoro e dell’interazione tra sistemi informativi regionali e nazionali, insieme all’attività di formazione per gli operatori dei Centri. La nostra idea – ha spiegato Donato – è individuare un immobile idoneo non solo ad ospitare il Centro, ma anche locali dove collocare le attività di giovani professionisti, artigiani e artisti, per favorire la nascita di incubatori di nuove imprese e start up”.

Ha aggiunto: “In questo quadro, si colloca la proposta di istituire un Assessorato al lavoro e alle politiche attive che dovrà interagire con tutti gli attori produttivi e sociali. Ma intendiamo anche avviare processi di creazione occupazionali  che tengano conto delle nuove  sfide, all’insegna della vision 2030 con cui l’Europa mira a dare maggior forza alle imprese e ai cittadini in un futuro digitale incentrato sulla persona, sostenibile e più prospero”.

Per il prof. Donato: “Bisogna diffondere la conoscenza e l’interesse per parole chiave come economia circolare, bioeconomia, biotecnologie. Oltre alla digitalizzazione, bisognerà investire sull’educazione alla sostenibilità che metta  il sistema-città e le aree più contigue, nelle condizioni di adeguarsi al nuovo modo di produrre, gestire e consumare”.

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