“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Enzo Bruno (Tridico Presidente): “Il modello Occhiuto è crollato: la sanità calabrese è un fallimento certificato da Agenas”

«Il modello Occhiuto è crollato: la sanità calabrese è un fallimento certificato da Agenas, non da avversari politici». È quanto afferma il consigliere regionale Enzo Bruno, capogruppo di Tridico Presidente, che interviene in merito alla pubblicazione del nuovo report del Sistema nazionale di valutazione delle performance.

Bruno ricorda che Occhiuto detiene «un potere senza precedenti nella storia regionale», essendo contemporaneamente Presidente della Regione, Commissario per il Piano di rientro e Commissario per l’emergenza ospedaliera. «Mai nessun presidente aveva avuto tante leve e tanta libertà di intervento – aggiunge – eppure mai la sanità calabrese era sprofondata così in basso».

Il quadro tracciato da Agenas è per Bruno «impietoso». La Calabria scivola agli ultimi posti in Italia in quasi tutti gli indicatori sanitari. Gli screening oncologici restano un tasto dolentissimo: «Asp di Catanzaro e Asp di Cosenza sono tra le peggiori nello screening della mammella; l’Asp di Cosenza è ancora in fondo nella prevenzione del tumore della cervice uterina e nuovamente tra le peggiori nello screening del colon». Pur apprezzando l’iniziativa regionale di sostegno economico ai malati oncologici, Bruno denuncia «una verità semplice e incontestabile: in Calabria, mentre si interviene – giustamente – a valle con contributi ai malati, si trascura ciò che davvero salva vite, ovvero la prevenzione».

A questi dati si aggiunge il tema dei tempi d’attesa, che Bruno definisce «inaccettabili e pericolosi». «Catanzaro è tra le peggiori tre realtà italiane per gli interventi di protesi d’anca entro 180 giorni; l’AOU Dulbecco è tra le ultime per gli interventi per tumore al colon entro 30 giorni. In Calabria ammalarsi significa attendere mesi o sperare nella fortuna, un sistema che non tutela ma espone i cittadini a rischi gravissimi».

Sul fronte dell’emergenza-urgenza la fotografia è ancora più drammatica: «L’Asp di Vibo Valentia è ultima in Italia con un tempo medio di arrivo dell’ambulanza di 35 minuti, quasi il doppio del target nazionale. E Agenas certifica che anche nelle altre aziende calabresi siamo sulla mezz’ora. La Calabria è la regione più lenta d’Italia nei soccorsi: invece di salvare vite rischiamo di perderle».

Bruno segnala poi «tempi di permanenza interminabili nei Pronto soccorso, ospedali al collasso e un sistema che non riesce più a reggere i flussi», e definisce «gravissimo» il dato sull’Assistenza Domiciliare Integrata: «Catanzaro è tra le ultime realtà italiane per presa in carico dei pazienti in ADI. Sul territorio come negli ospedali, il sistema non riesce a seguire i più fragili».

Per il capogruppo di Tridico Presidente, infine: «Il modello Occhiuto è franato sotto il peso dei numeri. Non è un’opinione politica, è una certificazione ufficiale. La Calabria merita una sanità che funzioni, non una narrazione autocelebrativa. È tempo di dire la verità ai cittadini e assumersi le responsabilità di un fallimento senza precedenti».

«Su questi dati non si può tacere. È in gioco il diritto alla salute dei calabresi», conclude il capogruppo Bruno.

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