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Dal Gal “Serre Calabresi”: promuovere la castanicoltura mediante la formazione e l’associazionismo

Ridare linfa ad un settore agricolo tradizionale, quale la castanicoltura, puntando sulla preparazione degli operatori agricoli, con il trasferimento di informazioni e competenze, sollecitando l’aggregazione tra aziende per migliorarne produttività e competitività sono solo alcuni degli obiettivi del progetto di cooperazione interterritoriale “Sviluppo dell’associazionismo fra le aree castanicole calabresi” (misura 19.3.), che il Gal “Serre Calabresi” sta portando avanti da alcuni mesi.
Con lo stesso progetto si punta anche mediante il turismo rurale ed esperienziale a sviluppare nuove funzioni e ruoli dell’agricoltura, per valorizzare le tipicità produttive e dare maggiore valore al territorio, aumentando la sua attrattività.
Proprio in coerenza con queste finalità, si è dato vita, nei giorni scorsi, ad iniziative ed eventi tematici. Così la Cooperativa “Il Frutto” del Basso Ionio catanzarese, con la collaborazione del Gal “Serre Calabresi”, del Comune di Davoli, della Pro loco cittadina e di SlowFood, ha organizzato una “camminata tra castagneti secolari nel periodo magico della fioritura”. Un’esperienza guidata, coinvolgente, capace di innescare nuove interazioni tra il settore turistico, gastronomico e culturale, finalizzata a mantenere vivo il sistema della tipicità della produzione agroalimentare, in particolare della “nzerta calabrese”.
Apprendimento teorico e attività pratiche si sono combinate invece nella giornata informativa su gestione dei castagneti da frutto per il mantenimento produttivo di determinati standard, parassitismo del cinipide del castagno, tecniche di innesto e di potatura, stato della castanicoltura calabrese. Una giornata, organizzata direttamente dall’Ufficio di Piano del Gal “Serre Calabresi”, con la collaborazione dell’Arsac, in particolare con la partecipazione in campo dei divulgatori: Vincenzina Scalzo, Antonio Clasadonte e Domenico Pascali.
Vi hanno preso parte attiva, inoltre, gli agronomi: Salvatore Chiefari ed Elia Denarda. Vi hanno collaborato le aziende Dominelli, Montisano e Ciracò. All’evento si è registrata la presenza di una trentina di operatori.
«Esperienze come queste – ha dichiarato il direttore del Gal “Serre Calabresi”, Carolina Scicchitano – sono funzionali a fornire ai partecipanti le competenze necessarie per gestire efficacemente la coltivazione del castagno, a prendere coscienza delle potenzialità produttive legate sia al frutto e che al legname. Si tratta di azioni che puntano anche a sensibilizzare riguardo al valore della biodiversità, alla riqualificazione e al consolidamento del patrimonio paesaggistico e ambientale, ad illustrare le opportunità di sviluppo che possono derivare per il tessuto socio-economico con l’attivazione di servizi mirati alla riscoperta e alla valorizzazione del territorio e delle sue risorse. Tutte azioni che sono tanto più efficaci se sostenute dall’associazionismo tra aziende e operatori ed è questo che si intende sollecitare con le diverse iniziative che fin qui sono state messe in atto. Unirsi per agire con maggiore incisività e risultati».

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