L’Erasmus italiano si conferma un’occasione concreta per molti studenti di sperimentare un’esperienza accademica in un’altra università del Paese. Il programma, promosso dal ministero dell’Università e della Ricerca, arriva alla seconda edizione e l’Università della Calabria rinnova il suo impegno nella promozione della mobilità studentesca aderendo anche quest’anno.
Il nuovo bando, i cui termini scadranno il prossimo 6 giugno, è rivolto agli studenti iscritti ai corsi di laurea magistrale, agli ultimi due anni dei corsi a ciclo unico, nonché ai laureandi che si iscriveranno, entro i termini stabiliti per l’anno accademico 2025/2026, ad un corso di laurea magistrale dell’Unical.
Il programma offre l’opportunità di svolgere un periodo di studio, che può variare da tre a sei mesi, presso un’università italiana diversa da quella di appartenenza, permettendo agli studenti di arricchire il proprio percorso formativo attraverso l’acquisizione di crediti formativi universitari (Cfu), seguendo insegnamenti e sostenendo i relativi esami, nonché svolgendo attività di ricerca per la propria tesi. I periodi di mobilità saranno sostenuti attraverso l’assegnazione di borse di studio finanziate direttamente dal Mur.
Per partecipare, gli studenti devono compilare, esclusivamente online, la domanda di partecipazione su Esse3. La prima fase sarà finalizzata alla costituzione di una graduatoria di idonei, per ciascun dipartimento, interessati a partecipare alla mobilità nazionale nell’anno accademico 2025/2026. Nella fase successiva si provvederà ad assegnare i posti di mobilità e le eventuali borse di studio finanziate dal Mur, secondo l’ordine di graduatoria e in presenza di accordi di scambio nazionale per il corso di laurea magistrale o magistrale a ciclo unico di iscrizione dello studente.
“La partecipazione all’Erasmus italiano – ha dichiarato il rettore Nicola Leone – conferma l’impegno dell’Unical nel promuovere esperienze che arricchiscono il percorso formativo degli studenti e rafforzano la sinergia tra le università del Paese. L’ateneo sostiene tutte le iniziative che riconoscono nella mobilità accademica un’occasione di crescita culturale, di apertura al confronto tra contesti diversi e di ampliamento degli orizzonti didattici e scientifici.”.