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Il presidente di Ance Calabria Roberto Rugna all’Unical: “Si intraprendano azioni mirate per rafforzare le politiche di rigenerazione urbana, l’efficientamento energetico”

“Da molti anni, i temi legati all’energia, all’ambiente e all’economia circolare sono al centro delle politiche di Ance Calabria, un’associazione che ha sempre cercato di concretizzare questi temi a livello regionale attraverso i contributi proposti in sede istituzionale, partecipando attivamente ai tavoli sui vari piani che li riguardano”.
È quanto ha affermato il presidente di Ance Calabria, Roberto Rugna, intervenendo al primo Forum Energia, tenutosi ier mattina su iniziativa di Legambiente Calabria, in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria. L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra istituzioni, imprese, mondo dell’economia e della ricerca, focalizzandosi sulla transizione energetica come strumento chiave per contrastare i cambiamenti climatici.
“In particolare, il Programma 2021/2027 con la S3 sull’economia circolare e l’edilizia sostenibile, la legge sulla rigenerazione urbana e il PRIEC (Piano Regionale Integrato sull’Energia) sono stati temi su cui ci siamo impegnati con determinazione, convinti che debbano essere affrontati liberi da ogni condizionamento ideologico. Su questi temi – afferma ancora Rugna – è fondamentale il dialogo tra tutte le parti coinvolte, perché solo con il coinvolgimento diretto dei soggetti protagonisti della realizzazione concreta degli obiettivi possiamo sperare in un cambiamento reale e tangibile. Per questo motivo, ringrazio per l’invito a questa giornata, che ci offre l’opportunità di approfondire temi strategici per la nostra regione”.
“L’edilizia, sotto il profilo energetico, ambientale e green, gioca un ruolo decisivo. Non c’è dubbio che il percorso verso una maggiore sostenibilità sia quello giusto, anche in linea con le direttive europee sulle case green. È un percorso che ci vede impegnati non solo a livello locale, ma anche nazionale, nonostante le difficoltà evidenti”, si sottolinea ancora nella nota del presidente di Ance Calabria.
“La direttiva europea sulle case Green prevede infatti interventi a livello nazionale che, entro il 2033, coinvolgeranno circa due milioni di edifici, con una media di 250.000 edifici all’anno fino alla scadenza prevista. L’investimento complessivo si stima possa aggirarsi tra i 40 e i 60 miliardi di euro – ha affermato ancora Rugna -. È evidente che, per accompagnare efficacemente questa trasformazione, è necessario un programma ben definito, supportato da procedure chiare e da un sistema di incentivi, sostenuto sia dall’Unione Europea che dal governo nazionale. A livello regionale, la situazione è altrettanto complessa. In Calabria, infatti, la qualità del nostro patrimonio edilizio lascia molto a desiderare: circa il 75% degli edifici è stato costruito prima delle normative sismiche del 1974 e quelle sull’efficienza energetica del 1976. A ciò si aggiunge una notevole eterogeneità climatica all’interno della stessa regione, che rende difficile applicare un approccio uniforme agli interventi. È necessario, pertanto, tener conto delle peculiarità locali per attuare interventi mirati, come la rigenerazione urbana, l’efficientamento energetico e, in alcuni casi, la demolizione e ricostruzione”.
“In conclusione, è indispensabile che, a tutti i livelli, e in particolare considerando le specificità territoriali, si intraprendano azioni mirate per rafforzare le politiche di rigenerazione urbana, l’efficientamento energetico e l’adozione di strumenti normativi, finanziari e fiscali che possano sostenere un processo di transizione ecologica efficace. Come Ance Calabria, siamo pronti a contribuire in prima linea a questo percorso, consapevoli delle sfide che ci attendono, ma anche delle opportunità che una transizione ecologica ben gestita potrà offrire alla nostra regione”, conclude il presidente Rugna.

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