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Sport: tornano in Calabria le “Costanziadi”, le Olimpiadi scolastiche del Reventino. Prevista la testimonianza di Vincenzo Iacopino, bronzo ai Campionati italiani di parataekwondo

Si terranno giovedì 29 e sabato 31 maggio le Costanziadi 2025, la seconda edizione di un’importante manifestazione sportiva organizzata dall’Istituto di istruzione superiore “Luigi Costanzo”, con sede centrale a Decollatura. Si tratta di due giornate di gare e testimonianze dedicate allo sport giovanile, al fair play e all’inclusione, che vedranno protagonisti centinaia di studenti del territorio in un programma ricco di discipline: dai tornei di calcio, basket, volley, alle prove di atletica leggera e ai giochi popolari. «Sono molto felice – afferma la dirigente scolastica, Maria Francesca Amendola – di annunciare la seconda edizione delle Costanziadi, che possiamo considerare le Olimpiadi del Reventino, organizzate dal nostro Istituto per valorizzare l’attività sportiva con molteplici discipline, tra cui quelle che facevano parte degli storici Giochi della gioventù. Siamo onorati di ospitare quest’anno un giovanissimo atleta di parataekwondo che ha rappresentato la nostra Calabria conquistando un bellissimo bronzo ai campionati nazionali. Mi auguro e ci auguriamo, come Istituto Costanzo, che questa manifestazione cresca sempre di più e sia sempre più attenta all’aspetto sociale». Vincenzo Iacopino, giovane atleta calabrese della società Taekwondo 2018 Reggio Calabria e medaglia di bronzo ai recenti Campionati italiani di parataekwondo, sarà infatti ospite d’onore della cerimonia di apertura, giovedì 29 maggio al campo sportivo di Decollatura. Lo accompagnerà il maestro Salvatore Chiovaro, delegato Fita per la provincia di Reggio Calabria e tecnico della stessa società di taekwondo. «La presenza di Iacopino – precisa Giancarlo Mascaro, presidente del Comitato Fita della Calabria – è significativa e rappresenta al meglio il valore educativo dello sport. Il taekwondo, come ogni disciplina sportiva praticata con serietà, aiuta a superare ostacoli fisici, barriere mentali, pregiudizi e limiti. Rafforza il carattere, abitua all’impegno, al rispetto, al sacrificio per raggiungere i propri obiettivi». «La testimonianza di questo nostro atleta calabrese rappresenta una lezione concreta: le persone si valutano per quello che fanno, non per l’immagine che proiettano. È anche un’occasione per contrastare quella pedagogia discriminatoria, oggi diffusa da tv e social, che propone modelli vuoti e ingannevoli, secondo cui il successo – conclude Mascaro – dipende dall’esibizione e dalla mercificazione del corpo».

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