Nella chiesa della Ss. Immacolata e di San Michele per l’occasione gremita in ogni ordine di posti da un pubblico vario, attento e interessato, si è svolto un concerto musicale organizzato dalla scuola “Art’e’ studios school of music”, patrocinato dal Comune di Botricello e da Unicef Italia e coordinato dal maestro Sarino Froio.
Dopo i saluti del Presidente Regionale Unicef dott. Giuseppe Raiola, del presidente del Comitato provinciale Unicef dott. Costantino Mustari e del Sindaco di Botricello dott. Simone Puccio, si sono esibiti gli allievi della scuola, ben 31, di età diverse dai cinque anni in su e nei diversi strumenti. I brani eseguiti sono stati di grande impatto emotivo, non soltanto per i familiari e parenti presenti alla manifestazione.
Ma c’è anche un altro aspetto che merita di essere sottolineato: il concerto aveva uno scopo di beneficenza. “I bambini suonano per i bambini”, è il titolo che era stato dato alla manifestazione, perché il ricavato doveva essere finalizzato, così come è stato, a favore delle popolazioni terremotate di Siria e Turchia. Obiettivo perseguito, fra gli altri in campo – come ha rimarcato il Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, presieduto da Luigi Stanizzi – grazie alle grandi doti organizzative del presidente regionale Unicef Giuseppe Raiola e dal presidente provinciale Costantino Mustari, apprezzato scrittore, che da sempre animati dai valori della solidarietà, spendono le loro energie in favore dei più deboli.
È venuta fuori la grande generosità del popolo di Botricello, che ha fruttato la ragguardevole somma di 3.350 euro, versata sull’IBAN del Comitato provinciale dell’UNICEF di Catanzaro e immediatamente resa disponibile per gli aiuti alla Siria e alla Turchia.
Al termine del concerto la dottoressa Teresa Cubello, vice presidente provinciale UNICEF di Catanzaro, si è intrattenuta a colloquio con alcuni bambini che hanno dimostrato chiarezza di idee sullo scopo della serata e sulla solidarietà a favore di coetanei lontani geograficamente, ma verso i quali si sentono col cuore particolarmente vicini.