“Traffico illecito di rifiuti, movimento terra, danni ambientali, truffa nelle pubbliche forniture e possibili legami con la ‘ndrangheta. Ci sono tutti gli elementi che denunciamo da tempo e su cui dobbiamo prestare massima attenzione”.
Il segretario regionale del Partito Democratico e Consigliere regionale Domenico Rossi, novarese, commenta cosi’ la notizia dell’operazione della DDA di Milano che ha portato al sequestro preventivo di otto milioni di euro e del cantiere del nuovo tratto della tangenziale di Novara. “Abbiamo perso il conto delle prove della presenza delle organizzazioni criminali che gestiscono grandi interessi sul territorio piemontese anche grazie alla cosiddetta zona grigia” prosegue Rossi rilanciando la necessita’ di “alzare al massimo il livello di allerta anche in vista dei lavori del nuovo ospedale e degli investimenti legati al PNRR rafforzando la collaborazione tra le istituzioni e rilanciando azioni di sensibilizzazione e informazione in accordo con la societa’ civile”.
Per verificare la condizione ambientale e strutturale, intanto, si fermeranno i lavori dei lotti 0 e 1 che avrebbero chiuso l’anello della tangenziale di Novara. “In attesa degli approfondimenti della Procura si genera un danno ulteriore per il territorio, per i cittadini e per le imprese.
L’economia criminale porta a grandi profitti ma non crea valore e ricchezza. Per questo ribadisco ancora una volta che, accanto alle istituzioni e al lavoro di Magistratura e forze dell’ordine, professionisti e aziende devono farsi carico di una parte di responsabilita’: rappresentano un argine importante a comportamenti illeciti e possibili infiltrazioni.
E’ fondamentale, quindi, favorire anche nel mondo dell’economia la diffusione di una profonda cultura della legalita’ che generi anticorpi forti” conclude Rossi.