Lo scorso primo febbraio, nella sede comunale di Piazza Santi Anargiri si è tenuto un incontro tra il sindaco Flavio Stasi, le organizzazioni sindacali ed una rappresentanza di Enel.Erano presenti una compagine dell’Enel, rappresentati da Gaetano Evangelisti, Responsabile Affari Territoriali, Rossella Sirianni, Responsabile Affari Istituzionali, Federica Rofi, Responsabile filiera gas, Fabio Cataudella, Francesco Mancini, per i sindacati: Giuseppe Guido, segretario generale della Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno, Francesco Gatto, Filctem Cgil Calabria, Luciano Campilongo, segretario Uil, Bruno Cisl,
L’incontro è stato necessario per fare il punto a seguito dei confronti che si sono tenuti negli ultimi mesi con l’azienda energetica tanto sul tema delle prospettive di rilancio del sito, quanto sul tema dello smantellamento degli impianti, con l’obiettivo di condividere dei percorsi utili alla città ed al territorio.
L’Amministrazione ha ribadito al tavolo l’esigenza di un progetto complessivo che riguardi il rilancio dell’intero sito, compatibilmente con l’esigenza di ricucire il tessuto urbano della città: in questa ottica si è inquadrata, perché autonomo rispetto ad un piano complessivo, la contrarietà al campo fotovoltaico perché isolato e senza ricadute positive per il territorio nonostante un grande consumo di suolo. Un piano complessivo che, anche grazie alle ripetute interlocuzioni, inizia progressivamente a delinearsi. Positiva, infatti, la risposta di Enel rispetto alla possibilità di partecipare ad un bando regionale per la realizzazione di un impianto di produzione di idrogeno verde, che rappresenterebbe un punto importante, condiviso anche dalle forze sindacali.
Sul piano del percorso di smantellamento e bonifica, l’Amministrazione ha chiesto da tempo una accelerazione soprattutto per quanto riguarda i corpi più critici sotto il profilo ambientale e paesaggistico. Dopo lo smantellamento di tutti i gruppi termici, realizzata negli ultimi mesi, e la bonifica con futuro smantellamento dei serbatoi di olio combustibile, attualmente in corso, il sindaco ha ribadito l’esigenza di iniziare al più presto con lo smantellamento dei corpi più alti del sito, ovvero le ciminiere, le quali comunque non possono avere alcuna funzione in futuro, ottenendo rassicurazioni rispetto all’inizio dei lavori di smantellamento delle ciminiere nel gennaio 2024.
Infine, il sindaco ha confermato che per il Comune di Corigliano-Rossano è indispensabile che, a prescindere da quali siano i progetti per il sito industriale, Enel consenta la realizzazione del lungomare sull’intero arco prospiciente la centrale, in un’ottica di ricucitura del territorio cittadino dopo anni di separazioni fisiche ed amministrative, chiedendo all’azienda energetica di contribuire per la realizzazione del progetto.
Le idee e le posizioni introdotte dall’Amministrazione sono quelle che da tempo erano state condivise dalle organizzazioni sindacali, al netto di un piano di formazione che consenta la valorizzazione della mano d’opera locale anche nelle lavorazioni specializzate che saranno necessarie per realizzare qualsiasi percorso intrapreso per il sito.
«Si è trattato di un incontro positivo e caratterizzato da grande chiarezza reciproca – ha dichiarato il sindaco Flavio Stasi – nel solco delle posizioni già condivise in altri incontri, e durante il quale Enel. Trovo molto positivo che l’Enel abbia confermato l’intenzione di partecipare al bando della Regione Calabria sull’idrogeno verde. Si tratta di una idea che, come Amministrazione, avevamo proposto alcuni mesi fa all’Unical per un progetto di ricerca e sviluppo da realizzare a Sant’Irene in collaborazione con Enel, e sulla quale si registra la condivisione delle forze sociali. Questa sarebbe una prospettiva importante di rilancio del sito in chiave totalmente sostenibile e con buone ricadute occupazionali. La mia idea sarebbe di ragionare anche in modo integrato con RFI per capire se è possibile attivare delle linee ferroviarie ad idrogeno che riprendano la mobilità sullo ionio. Per quanto riguarda il campo fotovoltaico o altri progetti, come un impianto di riciclo del materiale derivante da pale eoliche dismesse, non ci sono preclusioni ideologiche ma bisogna evitare interventi senza ricadute occupazionali e senza un’idea chiara di rilancio del sito. Le proposte saranno valutate nel complesso e per questo l’idrogeno rappresenta una chiave importante».
«Sul tema dello smantellamento – continua il Primo Cittadino – la nostra posizione è chiara da tempo: in attesa di proposte di rilancio del sito, è necessario accelerare. Quando ci siamo insediati si parlava di tempi biblici, oggi c’è un programma ben preciso ma abbiamo chiesto di accelerare anche con quello. Le ciminiere, per esempio, non sono più utili ed hanno un impatto paesaggistico titanico. Ho chiesto ed ottenuto che l’inizio dello smantellamento delle due grandi torri cominci subito dopo l’inizio del 2024, mentre continua la pulizia dei serbatoi e lo smantellamento di altri componenti. Diverso è il ragionamento della ex sala macchine, che una volta completamente messa in sicurezza, io spero possa essere riutilizzata dalla collettività».
«Infine, ma non per importanza – conclude Stasi – qualsiasi progetto deve prevedere la liberazione di un’area sufficiente per la realizzazione di un lungomare carrabile anche nell’area di fronte alla centrale. Non è, un caso, infatti, che abbia posto il tema dell’attraversamento del Cino anche nella mediazione con Anas per quanto riguarda la Ss. 106: quella di ricongiungere il territorio sul mare, integrando bellezza e servizi, è una priorità dell’Amministrazione. Da questo punto di vista ho registrato già da parte di Enel una chiara disponibilità anche a supportare questo progetto».