“Celebrata a Campo Calabro (R.C.) dall’I.C. Campo Calabro-San Roberto rappresentato dal suo Dirigente scolastico Prof. Ing. Leonardo Giuseppe Brunetto in unione con l’A.I.Par.C. , nella persona della sua Vice-Presidente Nazionale Prof.ssa Maria Luisa Neri la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, ricorrente il 10 Dicembre di ogni anno, ed istituita dall’ONU, con una Giornata rivolta alla sensibilizzazione degli alunni delle prime classi della scuola secondaria di 1° grado, in un evento organizzato e promosso dall’Avv. Eliana Carbone. Il Dirigente scolastico Prof. Ing. Leonardo Giuseppe Brunetto ha subito sottolineato, introducendo il discorso, che la scuola si vuole fare promotrice non solo dell’apprendimento da parte degli alunni di materie non solo dal punto di vista didattico, ma di affinare le conoscenze dei suoi studenti in argomenti di grande rilievo sociale e culturale che sono connessi ed interdipendenti con le competenze di Educazione Civica.
A questo punto il Dirigente Scolastico Brunetto ha passato la parola all’Avv. Eliana Carbone che ha spiegato agli studenti che i Diritti Umani sono l’insieme fondamentale dei diritti della persona, inviolabili, inalienabili, imprescrittibili, irrinunciabili ed universali perché riguardano tutti gli uomini e che questa Giornata del 10 Dicembre è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, avvenuta il 10 Dicembre 1948, documento, in cui vengono proclamati i 30 diritti di cui ogni essere umano deve godere per la sola ragione di essere al mondo, elaborato e steso dalla Commissione dei Diritti Umani, capeggiata da Eleonor Roosevelt, vedova del Presidente americano Franklin Roosevelt nonchè attivista per i Diritti Umani, con lo scopo di evitare il ripetersi delle atrocità commesse durante la seconda Guerra Mondiale.
Carbone ha poi continuato il suo intervento elencando i vari tipi di Diritti Umani proclamati nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, strumento giuridicamente non vincolante: diritti di prima generazione– quelli civili e politici, detti anche “diritti negativi” perché comportano l’obbligo di non ingerenza dello Stato nella sfera di libertà della persona come il diritto alla vita, alla libertà, a non essere tenuti in schiavitù, alla sicurezza della persona, a ricevere un giusto processo, a cercare asilo in altri paesi, alla cittadinanza, a formare una famiglia, libertà di pensiero ed espressione, di riunione, di associazione, di proprietà, di voto e di essere eleggibile; diritti di seconda generazione– quelli economici, sociali e culturali definiti “diritti positivi” perché per la loro realizzazione è necessario l’intervento delle Istituzioni pubbliche come ad es. il diritto alla sicurezza sociale, al lavoro, ad un uguale retribuzione ad uguale lavoro, alla salute, all’istruzione, al riposo, ad una retribuzione sufficiente a garantire un’esistenza dignitosa per sé e per la propria famiglia, a fondare sindacati o aderirvi; diritti di terza generazione–quelli di solidarietà come il diritto all’autodeterminazione dei popoli, alla pace, allo sviluppo, a vivere in un ambiente non inquinato, diritto all’assistenza umanitaria; diritti di quarta generazione-diritti sorti come conseguenza delle scoperte tecnologiche come il diritto al genoma ed al patrimonio genetico, diritto alla tutela della proprietà intellettuale, diritto all’oblio, alla riservatezza ecc.
A questo punto vi è stato l’intervento della Prof.ssa Maria Luisa Neri, che ha elencato le parole chiave perno dei Diritti Umani: equality ossia uguaglianza ma anche uguaglianza delle opportunità cioè che tutti possano raggiungere gli obiettivi che vogliono raggiungere indipendentemente dal luogo in cui si vive o dalle condizioni economiche iniziali; le Charter cioè le Carte scritte come la nostra Costituzione, ma esse non sono state sempre scritte e per i Romani ad es. le prime carte scritte sono le XII Tavole che risalgono a quattro secoli prima della nascita di Cristo; Bill of Rights del 1689 o libro dei diritti perché si inizia a riflettere sulla necessità di diritti che siano scritti e che non siano arbitrari, Democraty ossia democrazia, che è il potere del popolo che lo esercita attraverso i propri rappresentanti eletti in libere elezioni, Public Assembly o Assemblea Pubblica che significa anche attività parlamentare; Peace o Pace che significa non soltanto non guerra ma anche quando tutti abbiamo la possibilità di andare a scuola, di mangiare, di disporre del nostro tempo libero e quindi di avere condizioni di serenità e tranquillità generalizzate; Fredoom cioè la Libertà che non è sempre presente come ad es. quando governano regimi dittatoriali; Safety o Sicurezza cioè tutela sia in ogni azione conforme a legge che l’individuo vada a compiere sia tutela della persona dagli atti illeciti di terzi nei propri confronti; Social Protection-la Protezione che si deve fornire a tutti sia cittadini che non cittadini; Responsability responsabilità delle proprie azioni; non Discriminazione per colore della pelle o per la provenienza da un altro Paese o per altro; non Intolleranza in quanto l’intolleranza è quando nei confronti degli altri si ha un comportamento offensivo, irrazionale e irrispettoso.; non Persecuzione in riferimento a tutti i popoli che sono stati o vengono attualmente perseguitati; War-Crimes cioè attacchi a popolazioni civili inermi. Neri ha inoltre precisato che i Diritti Umani sono iniziati 5 secoli prima di Cristo con Ciro il Grande in relazione al ritrovamento del Cilindro di Ciro nel 1789 a Babilonia in Mesopotamia, sotto le rovine del tempio di Marduk, in cui con scrittura cuneiforme sono stati scritti i primi Diritti Umani. Infine è stato dagli studenti completato un Questionario Anonimo dal cui scrutinio è emerso che un terzo degli allievi coinvolti ritiene che il Diritto Umano meno rispettato di tutti sia il Diritto di Uguaglianza ed invece per i restanti due terzi i diritti meno rispettati sono: il diritto ad avere cibo e letti per tutti, il diritto alla privacy, il diritto alla vita, diritto al gioco ed alla libertà di pensiero ed espressione ed è stato anche consegnato nelle mani del Dirigente Scolastico un Cartellone in cui i discenti hanno riportato i Diritti Umani che ritengono più importanti”.
A comunicarlo in una nota il Dirigente Scolastico dell’I.C. Campo Calabro/San Roberto(R.C.), Prof. Ing. Leonardo Giuseppe Brunetto, il Vice-Presidente Nazionale dell’A.I.Par.C, Prof.ssa Maria Luisa Neri e l‘organizzatrice dell’evento, Avv. Eliana Carbone.