Un teatro raccolto, le luci che si abbassano, la sua fotografia che appare sullo schermo: così il DiStretto d’Emozioni ha voluto ricordare Renato Costabile, improvvisamente scomparso nei giorni scorsi, durante i saluti iniziali dello spettacolo Un re in ascolto di Marcello Cirillo andato in scena al Teatro Cilea.
GM Multiservizi SRLS, organizzatrice del progetto DiStretto d’Emozioni in A.T.I. con EMMEDUE Group e con il sostegno del settore Cultura e Turismo della Città di Reggio Calabria, ha scelto il teatro per dedicare alla figura di Costabile un momento intenso, che ha unito commozione e gratitudine.
L’omaggio a Renato Costabile è stato immediatamente accolto dall’Assessora alla Cultura Mary Caracciolo e dalla R.U.P. del progetto Arch. Daniela Neri, presenti alla serata.
Sul palco, l’attrice Kristina Mravcova e Barbara Vallelonga hanno condiviso un ricordo carico di autenticità, restituendo al pubblico l’immagine di un uomo che, per decenni, ha rappresentato una presenza fondamentale per il panorama culturale calabrese e non solo.
Le parole di Kristina Mravcova
Kristina ha offerto un ritratto affettuoso e vivido di Costabile, ripercorrendo un legame umano costruito negli anni: “È trascorsa una settimana da quando Renato ci ha lasciato, eppure il vuoto che sentiamo è ancora enorme. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo già nel lontano 2008 a Santa Severina e, in tutti questi anni, tra noi c’era un piccolo rito, un saluto che si ripeteva ogni volta che ci incontravamo. Io gli andavo incontro e gli dicevo: ‘Ciao bello, buongiorno, come stai?’. E lui, stringendo in mano il suo indimenticabile sigaro, mi guardava sornione e mi rispondeva sempre: ‘Bello… è una grossa parola’.
Ecco, in quella risposta c’era tutto Renato: la sua ironia, la sua schiettezza, la sua dolcezza di un signore contemporaneo di altri tempi, era il suo modo di essere. Ma oggi, davanti a voi, sento il dovere di dire che, se forse ‘bello’ per lui era una parola grossa, ‘grande’ è l’unica parola giusta per definire ciò che è stato per la Calabria e per il mondo del Teatro.
Renato non era semplicemente una persona che ‘lavorava’ nel teatro. Lui lo viveva, lo respirava e, soprattutto, lo costruiva.
Oggi i teatri calabresi hanno le luci un po’ più basse, perché manca la sua guida e la sua visione”
Il ricordo di Barbara Vallelonga
Barbara Vallelonga, organizzatrice di eventi culturali e amministratrice di Emmedue Group, ha raccontato l’aspetto operativo e umano del loro rapporto professionale: “Renato non bloccava mai ogni mia idea, anche la più utopica. Quando lo chiamavo, sempre euforica delle idee, ma cosciente della burocrazia che c’era dietro per realizzarle e i tempi – come sempre ristrettissimi – lui rispondeva sempre ‘Oi Barbarè e che problema c’è, la facciamo’. E con lui le cose le facevamo davvero.
Lui sempre schivo dal ricevere elogi, ma tassello fondamentale per portare in scena molte opere teatrali realizzate anche in questo Teatro, ecco perché stasera ti abbiamo voluto qui, sul palco, con noi!”
Anche nello spettacolo di stasera, c’è il suo supporto fondamentale.
Sempre presente, pragmatico risolutore e motore di utopie. A lui devo tanto sotto il profilo professionale, ma ancor più su quello umano. Mi ha insegnato l’umiltà di chiedere, la forza di perseguire anche ciò che sembra impossibile e la sua ricompensa era sempre un gelato che gli dovevo offrire quando sarebbe venuto a Reggio Calabria. La tua improvvisa perdita ha destabilizzato tutti, ma noi ti penseremo sempre con il sorriso, quello che tu ci hai insegnato a portare anche nei momenti più difficili”.
Chi era Renato Costabile
Figura storica dell’organizzazione teatrale, Costabile ha attraversato decenni di vita culturale calabrese contribuendo alla crescita di istituzioni, festival e generazioni di artisti. Dai primi passi nel Consorzio Teatrale Calabrese all’impegno nel Festival delle Serre di Cerisano, dal lavoro pionieristico nei corsi del Teatro dell’Acquario alla direzione delle attività formative del CIFA, ha sostenuto e strutturato il percorso di molti giovani interpreti e operatori dello spettacolo. Ha accompagnato la nascita e lo sviluppo di numerose compagnie teatrali, offrendo sostegno, competenza e una rara capacità di ascolto. La sua passione per la musica lo ha portato anche a ideare e curare festival dedicati ai cantautori, diventati nel tempo appuntamenti di riferimento. La sua esperienza ha oltrepassato i confini nazionali con il progetto europeo Artwp – Augmented Reality Tales of War and Peace, che univa arte e tecnologia per raccontare storie di guerra e pace attraverso una nuova prospettiva immersiva.
