Un week-end all’insegna dell’incontro tra arti: il “Rapsodie Agresti Calabriae Opera Musica Festival” ha infatti offerto al pubblico, venerdì e sabato scorsi, due importanti momenti di approfondimento e di emozioni, tra musica, recitazione e pittura. Il festival – diretto da Domenico Gatto e Renato Bonajuto e promosso da Traiectoriae, con il sostegno del Mic – Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo – ha proposto, il 14 novembre, un affascinante incontro-concerto dal titolo “Napoli – San Pietroburgo, tra musica e pittura”. Al Palazzo della cultura di Locri è andato in scena il racconto di un momento particolare della storia di Napoli, nell’800: la città, culla del mondo musicale fin dal XVII secolo, divenne musa ispiratrice di pittori provenienti dall’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, che in quell’epoca giunsero a Napoli per dipingere i panorami del Golfo. Un periodo nel quale gli spettatori si sono immersi, attraverso le parole dello storico Lorenzo Fiorito – che ha ricostruito questo percorso inedito -, le immagini di alcune di quelle opere e le musiche di quella stessa epoca, eseguite dal vivo da Piero Massa, violista e ricercatore che ha ideato questo progetto artistico, e da Giuseppe Aprea al pianoforte.
Il 15 novembre, invece, è stato Palazzo Santa Chiara di Tropea ad ospitare un altro progetto che ha unito due arti, ovvero “Diva’s songs”, scritto da Domenico Gatto: uno spettacolo-concerto che ha coinvolto ed entusiasmato il pubblico, in un viaggio nella vita personale e familiare, che si intreccia con quella pubblica, di quattro tra le dive più note di Hollywood, ovvero Judy Garland, Marilyn Monroe, Doris Day e Rita Hayworth. A fare entrare gli spettatori nelle loro storie e nella loro anima, tra lettere, diari e aneddoti, le attrici Kristina Mravcova e Teresa Timpano, la cantante Benedetta Marcianò, Piero Massa alla viola e al violino, ed Eunice Perito al pianoforte: le loro intense performance hanno unito musica e narrazione, approfondendo così le figure di attrici che hanno costruito l’immaginario cinematografico mondiale.
Il festival proseguirà, nel prossimo fine settimana, con un’altra “due giorni” molto intensa, con tre appuntamenti. A partire da “La danza delle corde”, concerto che verrà proposto in due diverse location, sabato 22 novembre a Palazzo Santa Chiara di Tropea, alle ore 18,30, e domenica 23 a Strongoli, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, alle ore 19. Sarà la Senocrito Orchestra, con Francesco Gugliotta all’oboe, Arturo Fazio alla tromba, Antonio Santoro alla tromba, Giovanni Leto al clarinetto, insieme al soprano Giuliana Pelaggi e con la direzione di Gianfranco Russo e di Francesco Fortunato, a condurre il pubblico in un percorso tra generi musicali, spaziando tra le arie d’opera, la suggestione delle colonne sonore e le note del repertorio classico, tra brani di Vivaldi, Händel e Gluck.
A questi appuntamenti musicali si aggiungerà, sempre domenica 23, al Teatro Vecchio di Grotteria, alle 18,30, un momento dedicato al teatro, con lo spettacolo – prodotto da B.E.A.T. Teatro – “Uccelli”, di Fabio Casano, con la regia di Arianna Sorci, che vedrà protagonista in scena Antonio Somma. Un monologo intenso e poetico, che indaga la fluidità del genere e la fragilità del maschile nella società contemporanea. Attraverso la conferenza di un ornitologo, si snoda un viaggio nei ricordi, nelle immagini, nelle voci che affiorano dal passato, nelle ferite di un uomo che non appartiene alla “tribù del maschio”. Uno sguardo umano, delicato e rivoluzionario sull’identità e sulla forza della sensibilità, oltre le etichette, in un monologo che scuote, interroga ed emoziona.
