“Siamo delusi e amareggiati per quanto accaduto in Consiglio comunale rispetto alla discussione della nostra mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Posticipare la discussione della mozione è stata per noi una scelta difficile e dolorosa, resa necessaria dall’atteggiamento incomprensibile e di assoluta chiusura della maggioranza. Se avessimo votato l’avrebbero bocciata, come detto dal Sindaco.
Abbiamo in tutti i modi cercato di far comprendere alla maggioranza che l’approvazione della nostra mozione era la scelta giusta e doverosa, ma non hanno voluto ascoltare ragioni. Anzi, hanno dato di volta in volta motivazioni una più inconsistente dell’altra.
La prima motivazione data dal Sindaco è stata che approvare la mozione non aveva senso, in quanto dopo le elezioni regionali si sarebbe tenuto un Consiglio comunale congiunto tra i quattro paesi del comprensorio, per come diffuso anche a mezzo stampa.
Nelle settimane precedenti, in maniera informale, ci siamo sentiti con la Presidente del Consiglio comunale – come lei stesso ha confermato – dando la nostra disponibilità a collaborare alla redazione del documento. Non solo a parole, abbiamo addirittura scritto noi e inviato una bozza strutturata del documento – come la Presidente del Consiglio comunale ha confermato – a dimostrazione che il nostro unico fine era dare un segnale politico e umano sulla tragedia in corso a Gaza.
Purtroppo, nonostante le nostre continue chiamate e le loro rassicurazioni (che si sono rivelate false), non hanno dato nessun riscontro reale alla bozza di documento comune da noi redatta, dimostrando con i fatti di non volere alcun tipo di confronto.
Per noi, l’approvazione della mozione in Consiglio comunale avrebbe rappresentato un valore aggiunto all’iniziativa che si svolgerà tra i quattro Comuni (che abbiamo più volte detto di accogliere con il massimo entusiasmo e la massima adesione).
Per il Sindaco, invece, sarebbe stata una mancanza di rispetto istituzionale, uno smacco nei confronti degli altri Comuni.
Ma come può l’approvazione di una mozione così nobile dare fastidio a chi ha veramente a cuore i valori della solidarietà, dell’umanità e della pace?
Per noi, ogni iniziativa istituzionale di questo tipo è da sostenere senza se e senza ma.
Come del resto ha fatto lo stesso Comune di San Lorenzo del Vallo, che ha già approvato una prima mozione.
Per di più, come chiarito dalla Segretaria comunale, non è possibile svolgere un Consiglio comunale congiunto ufficiale tra 4 Enti comunali (come invece scritto nella nota stampa) che possa approvare una mozione, in quanto questa, per avere valenza, deve essere approvata singolarmente da ogni Consiglio comunale.
È stato poi detto dal Sindaco che la mozione potrebbe essere strumentalizzata ora che la campagna elettorale è in corso. Vogliamo ricordare, in primo luogo, che l’unico ad avere questo tipo di impegno è lui, che il paese ha anche altri interessi e altre sensibilità su una questione di gran lunga più grande della competizione elettorale.
In secondo luogo, noi abbiamo presentato la mozione il 22 luglio, quando ancora nessuno poteva immaginare che si sarebbero svolte le elezioni anticipate (visto che il Presidente Occhiuto ha annunciato le dimissioni il 31 luglio). Quindi la volontà di strumentalizzare non appartiene certamente a noi.
Da quando abbiamo presentato la mozione a quando questa è stata messa all’ordine del giorno, sono passati più di due mesi: 68 giorni!
Sindaco e maggioranza, avreste dovuto convocare uno specifico Consiglio comunale aperto per discutere la mozione. Ma non lo avete fatto!
Sindaco e maggioranza, avete convocato il Consiglio comunale il 31 luglio, avreste potuto inserire la mozione tra i punti all’ordine del giorno. Ma non lo avete fatto!
Ecco che i fatti, più che le parole, vi inchiodano alle vostre responsabilità.
In Consiglio comunale, il Sindaco si è detto addirittura sconcertato del fatto che non avessimo ritirato la mozione.
Ebbene, quando abbiamo chiesto di discutere il testo della nostra mozione, il Sindaco ha detto: “devo prima darci un’occhiata”, ammettendo candidamente di non averla nemmeno letta. Quindi, dopo 68 giorni non si sono presi nemmeno la briga di leggere la mozione?
Questo sì che è sconcertante.
Il Sindaco ci ha prima pregato di ritirare la mozione, poi ha minacciato di bocciarla, infine ha dichiarato di non averla nemmeno letta.
Ci chiediamo se sia la stessa persona che si è presentata nella lista del candidato a Presidente della Regione che, quotidianamente, fa appelli per il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Questo sì che è sconcertante.
Hanno avuto tutto il tempo per leggere e discutere la mozione, ma non si sono nemmeno degnati di prenderla in considerazione. Perché?
La verità è che non vogliono approvare nulla che arrivi dall’opposizione.
Di fronte alla più grave tragedia umanitaria del nostro tempo, era necessario dare un segnale di unità, parlare con una sola voce, approvare una mozione che sarebbe stata di tutto il Consiglio comunale di Spezzano.
E invece, continuiamo ad essere uno dei pochi Comuni ancora in silenzio, in un momento in cui il silenzio non serve, ma anzi condanna.
Si è scelto di prendere tempo, quando non c’è più tempo”.
Così in una nota il Coraggio di Cambiare.