“La sanità purtroppo non funziona in tutto il paese in Calabria ancora di meno perché partivamo da meno mille”. Ora “abbiamo creato le condizioni per uscire dal commissariamento”.
Lo ha rivendicato il candidato del centrodestra alla presidenza della Calabria Roberto Occhiuto nel corso del confronto di SkyTg24 con il candidato del centrosinistra Pasquale Tridico. ”
Tridico non conosce la storia e neppure il presente della Calabria, e cita come ospedali chiusi strutture che ho riaperto come Praia e Cariati, che io ho messo faticando moltissimo nella rete ospedaliera”, ha aggiunto Occhiuto ricordando di avere “assunto 5mila persone oltre a 400 medici cubani, ho avviato e sto concludendo ospedali su cui avevano messo 25 prime pietre ma non erano stati costruiti”.
Il fine vita “è una materia su cui è giusto che intervenga intanto il Parlamento nazionale, io ho un’opinione un po’ più liberale rispetto a quelle del mio schieramento, ho rispetto di quello che si deciderà in Consiglio regionale senza vincoli di mandato” ha detto poi il candidato del centrodestra. “Credo che nelle questioni che riguardano la vita e la morte delle persone le istituzioni e la politica debbano entrare il meno possibile”.
REDDITO DI MERITO. “Non reddito di dignità ma reddito di merito: 500 euro ad ogni diplomato” che rimane a studiare in Calabria purché mantenga la media del 27, un reddito di merito che faccia rimanere in Calabria i giovani calabresi”. Così il candidato del centrodestra, illustrando la proposta alternativa al reddito di dignità che “in modo subdolo vogliono fare passare come il reddito di cittadinanza”.
PALESTINA. “Noi ci candidiamo a risolvere i problemi dei calabresi, trovo un po’ disonesto che si voglia rubare qualche voto spostando l’attenzione su questioni che nulla hanno a che fare con la Calabria” come Gaza e la Palestina. In ogni caso Occhiuto, dopo avere sottolineato che si tratta di una “grande tragedia umanitaria” e di una reazione oramai “sproporzionata” di Israele ha ribadito che “riconoscere lo Stato palestinese non è una cosa che ha senso a livello comunale e regionale ma se può servire a dimostrare la solidarietà di una regione dico che la mia regione dopo il 7 ottobre riunirà il Consiglio regionale e sarà disponibile a votare un documento che invita a riconoscere lo Stato di Palestina a condizione che siano esclusi i terroristi di Hamas e vengano liberati gli ostaggi”. Si tratta della stessa “posizione del governo nazionale, di grande equilibrio e onestà”.
POLITICHE MIGRATORIE. “Sono orgoglioso di aver governato una regione molto solidale che ha sempre accolto i migranti. L’accoglienza può essere forma di sviluppo dei territorio”.
“Certi lavori – ha osservato – gli italiane e neppure i calabresi non vogliono più farli. Così dopo Cutro abbiamo fatto un bando con l’Ance per permettere ai migranti di lavorare nel settore edilizia, dove non si trovano più operai. Certo l’immigrazione va controllata, bisogna convincere l’Europa a fare investimenti nei paesi della sponda Sud del Mediterraneo, perché chi scappa da fame e guerre continuerà a scappare”.
PONTE SULLO STRETTO. “Io il Ponte l’ho già attraversato” perché “l’ho utilizzato come attrattore di altri investimenti, per trent’anni avevano investito un solo miliardo sulla 106 definita la strada della morte, in questi ultimi anni sono stati stanziati 3,8 miliardi” che non sono solo “risorse programmate, ma sono già gare e cantieri aperti”, più altri “900 milioni per l’autostrada” e altre risorse ancora. “Il Ponte sullo Stretto è già diventato attrattore di altre opere strutturali, come avvenne con l’autostrada del Sole. In Calabria in questi anni sono stati stanziati 6-7 miliardi per le infrastrutture, non era mai successo, perché ho utilizzato l’argomento del Ponte per dire al governo e al ministro Salvini che sarebbe stato ridicolo dare il Ponte se prima i calabresi non avessero visto un impegno sulle altre infrastrutture”, ha aggiunto.