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Incendi dolosi, l’allarme del SUL Calabria

Il 2 luglio scorso il SUL scriveva una lettera aperta al Presidente della Giunta Regionale della Calabria e al Commissario del Consorzio di Bonifica per sollecitare l’utilizzo dei 36 dipendenti non riammessi al lavoro nel 2025, quelli che avevano provveduto alla piantumazione di 97.000 alberi su 47 ettari dislocati nelle zone più impervie del territorio, pur con un numero risicato di giornate lavorative (51 il primo anno e 101 il secondo). “In quella missiva pubblica lanciavamo l’allarme perché la mancata manutenzione del territorio e l’assenza di unità al lavoro avrebbe potuto essere una delle cause, forse la principale, di danni causati da incendi e piogge che costano tantissimo alla collettività per le spese di riparo emergenziale. Purtroppo i fatti si sono incaricati, a stretto giro di posta, di darci ragione. L’incendio ha colpito proprio una zona che era stata soggetta a piantumazione ma che non aveva conosciuto la necessaria manutenzione a causa della sospensione dei lavori e del mancato reinserimento al lavoro dei dipendenti. Eventi di questa natura, oggi presumibilmente dolosi ma con palesi rischi anche per eventi naturali, dovrebbero spingere tutte le istituzioni e le Aziende interessate a bruciare i tempi, ripristinare i rapporti di lavoro interrotti e riprendere a difendere il territorio spendendo produttivamente gli investimenti previsti dal PNRR. Per questi motivi chiediamo all’on. Occhiuto, Presidente della Giunta Regionale Calabra, un incontro in tempi rapidissimi per discutere delle questioni in campo, non solo alla luce delle necessità di occupazione e manutenzione del territorio, ma anche per evitare l’eventualità della perdita dei fondi PNRR, come paventato dal Commissario Europeo Fitto che dichiara la data del 2026 non superabile. Il SUL e i lavoratori si aspettano una rapida azione di responsabilità che sia utile anche per scongiurare ulteriori, possibili danni per mano criminale o per fenomeni che la natura dispone e per utilizzare al meglio, tempestivamente e produttivamente i fondi a disposizione”.

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