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Reggio, chiusura estiva per le Guardie Mediche di Gallico e Ravagnese. Falcomatà: “Continua la progressiva ed inesorabile opera di cancellazione della sanità territoriale”

«Le ripetute chiusure delle Guardie mediche di Gallico e Ravagnese sono destinate a protrarsi nel tempo, preannunciando un’estate da brividi per reggini e vacanzieri e l’ennesimo, insopportabile, ingolfamento del Pronto soccorso. La circostanza preoccupa, sconforta e indigna perché si aggiunge alla sequela infinita di fallimenti del Commissario straordinario alla Sanità, il Governatore Roberto Occhiuto, in un settore che ha letteralmente cancellato l’assistenza di prossimità sul nostro territorio». E’ quanto afferma il sindaco Giuseppe Falcomatà che, in una nota stampa, accusa «l’incapacità di gestire persino l’ordinario in un comparto che assorbe la maggior parte del bilancio della Regione».

«La carenza di medici – spiega – sintomo estremo delle nuove penalizzazioni cui andranno incontro i cittadini, è una questione tutt’altro che imprevista o imprevedibile. Manca, dunque, la più elementare delle programmazioni tanto che, persino l’Asp, è costretta ad alzare bandiera bianca, arrivando a chiudere ambulatori essenziali per la nostra comunità. I reggini, quest’estate, saranno costretti a veri e propri salti mortali per poter richiedere assistenza medica nelle ore notturne o nei fine-settimana. Uno scandalo inaccettabile nel 2025».

«Di fronte a questo scenario inquietante – continua Falcomatà – si risponde ricorrendo a soluzioni tampone che hanno soltanto l’effetto di amplificare le difficoltà di un sistema sanitario disastrato che sconta le inefficienze del Governatore Occhiuto, incaricato di guidare anche l’emergenza degli ospedali calabresi. Non una, ma ben due materie così pesanti nelle mani di un supercommissario in una Regione in cui chiudono le guardie mediche, cresce a dismisura l’emigrazione sanitaria, le ambulanze viaggiano senza medici a bordo, dove si muore in corsia per una banale infezione o il privato gonfia i propri utili a dispetto di un sistema pubblico derelitto e abbandonato a sé stesso».

«E’ tutto così avvilente e mortificante», afferma il sindaco concludendo: «E’ obbligatorio, quindi, tutelare i pochi presidi di assistenza di base ancora funzionanti. Le Guardie mediche di Gallico e Ravagnese non devono e non possono chiudere affinché si eviti l’ennesima ingiustizia sulla pelle dei reggini».

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