Venerdì 11 luglio a Polistena alle ore 21:30, Piazza della Repubblica si trasformerà in un importante punto di incontro e riflessione, grazie all’iniziativa organizzata da Cinemovel e Libera in collaborazione con la Cooperativa Sociale Valle del Marro – Libera Terra, la Parrocchia del Duomo e l’Amministrazione comunale. Cinemovel è il progetto itinerante – ormai ventennale – che utilizza il cinema come strumento di sensibilizzazione sociale e vuole unire la comunità in nome della memoria e del riscatto. Sarà una serata speciale con la proiezione del film Il Giudice e il Boss (2024) di Pasquale Scimeca, un’opera che racconta la lotta contro la mafia, attraverso gli occhi del giudice Cesare Terranova e del maresciallo di polizia Lenin Mancuso. Il film, che apre la campagna di E!state Liberi! a Polistena, esplora la connessione tra la mafia dei Corleonesi e il mondo politico, offrendo uno spunto di riflessione sulle radici profonde della criminalità organizzata.
La presenza del regista siciliano Pasquale Scimeca renderà la serata ancora più significativa, permettendo di approfondire temi cruciali legati alla lotta alla mafia e al riscatto sociale, tema centrale anche nelle attività della Valle del Marro – Libera Terra. La cooperativa sociale lavora infatti sui terreni agricoli confiscati alla ‘ndrangheta, coltivandoli in modo biologico, e unitamente alla Parrocchia ha dato vita, in un palazzo confiscato alla mafia e assegnato alla Parrocchia, al Centro polifunzionale “Padre Pino Puglisi”: un luogo di inclusione sociale e simbolo di riscatto dell’intera comunità.
“In un Paese che tende a dimenticare facilmente,” afferma Antonio Napoli, socio della Valle del Marro, “è estremamente positivo che il cinema aiuti a costruire la memoria collettiva.”
L’appuntamento di Cinemovel è un’occasione unica non solo per godere di un film di qualità, ma anche per partecipare attivamente a una riflessione collettiva sulla legalità democratica e sulla resistenza alla criminalità mafiosa.
“Portare il cinema in piazza – prosegue Napoli – è anche un buon modo per favorire il dibattito democratico”.