Chi stamattina si è svegliato con l’ebbrezza ancora addosso, avrà pensato di aver sognato. E invece no: ieri sera, nel Duomo di Cosenza, ci siamo ubriacati di bellezza, arte e suggestione. “Eterna” non è stata solo una performance, ma un’esperienza collettiva capace di fondere moda, musica e sacralità in un unico, potente respiro. L’evento ha segnato l’inizio della South Italy Fashion Week: giunta alla sua nona edizione, è prodotta da Moema Academy in collaborazione con Confartigianato Imprese e vede la direzione artistica di Giada Falcone, direttrice dell’accademia, presidente regionale Donne Impresa Confartigianato e vice-presidente nazionale. E l’esordio ha già lasciato il segno. Se nelle passate edizioni l’attesa era tutta per il gran finale, quest’anno le emozioni hanno raddoppiato: la manifestazione ha scelto di alzare il sipario con una serata magica, regalando al pubblico un’anteprima potente, evocativa e carica di bellezza. Una scelta che racconta bene lo spirito di questa edizione: non solo moda, ma un’esperienza che intreccia linguaggi, arti e visioni.
Una serata ricca di significato, a cominciare dal luogo che ha ospitato l’evento: per la prima volta, infatti, una chiesa ha aperto le porte ad una performance artistica. Così, la Cattedrale si è fatta simbolo di tante cose in un momento storico importante: nel cuore dell’Anno Giubilare, ad un mese dalla scomparsa di papa Francesco, nella nuova era di Leone XIV, a tutto questo, Moema Academy, col suo linguaggio e i suoi strumenti, ha voluto rendere omaggio con “Eterna”, filo conduttore dell’edizione e titolo del fashion film proiettato in anteprima – prodotto da Moema Academy e primo realizzato in Calabria – che ha visto la firma di Dimitar Dradi come autore degli abiti protagonisti del film. Presente ieri sera, Dradi ha condiviso la sua visione della moda come forma d’arte e il processo creativo che ha animato il video. A dare il via alla serata è stato l’organo del maestro Francesco Perri. Nessuna parola, nessuna introduzione: solo la musica a risuonare tra archi e navate, a riempire di pathos lo spazio sacro del Duomo di Cosenza. Subito dopo, un video messaggio di Papa Francesco che ha regalato un augurio carico di speranza, coraggio e amore. La serata è stata condotta dalla giornalista Rachele Grandinetti che ha accompagnato il pubblico lungo questo viaggio tra musica, poesia ed emozioni.
Eterna ha intrecciato moda, spiritualità, arte e note in un racconto suggestivo e profondo. I gioielli del maestro orafo Gerardo Sacco hanno portato in passerella l’arte sacra, impreziosendo la scena con due creazioni esclusive: un girocollo di pietre e diamanti indossato per la prima volta da Liz Taylor e una collana con un ciondolo che racchiude cinque stili di croci – latina, greca, gotica, bizantina e romana – un tripudio di luce, bellezza e spiritualità. Insieme a lui, le straordinarie teste scultura di Giuseppe Fata, il genio dell’arte sulla testa: vere e proprie architetture di moda che uniscono tecnica avanguardistica, ricerca e simbolismo. Ogni suo pezzo ha parlato con forza e poesia. Durante la sfilata, sullo sfondo, un maxischermo proiettava video firmati Moema Academy, che hanno moltiplicato le suggestioni, rendendo ogni passo in passerella parte di un racconto più grande. Ad amplificare l’atmosfera, le melodie dell’Orchestra Sinfonica Brutia e le parole del poeta Daniel Cundari che ha declamato i suoi testi facendo vibrare commozione e silenzi con la potenza della voce. “A la muerte de Cristo, contra la dureza del corazón del hombre” di Francisco de Quevedo, “Francesco” di Juan Antonio González de Iglesias e un frammento del suo “Petre”: dallo spagnolo al dialetto, insomma. Perché non importa la lingua: quando è la poesia a parlare, le emozioni arrivano, forti e dirette al cuore. A completare la magia in passerella, il make–up e l’hair styling firmati Giuseppe Scaramuzzo che ha curato ogni dettaglio dell’immagine delle modelle, valorizzando il connubio tra sacralità e bellezza contemporanea.
A chiudere la serata, la sfilata con gli abiti creati dalle allieve della Moema Academy: il cuore pulsante della manifestazione, il senso più profondo di iniziative come queste perché il loro talento è il nostro futuro. In prima assoluta, la collezione haute couture di Fabiola Tiano, Simona Gagliardi, Benedetta Rizzuto, Beatrice Rizzuto, Marika Maddalone, Rita Rendace, Silvia Lazzo, Lucia Molinaro, Nicoletta Riccio, Sara Porco. A rappresentare nel modo più autentico questo passaggio di testimone è stata Giada Falcone, direttrice dell’Accademia, che per l’occasione ha indossato un long dress realizzato da una sua ex allieva, Milva Fasuolo. Perché l’amore, quando è autentico, è un abito cucito addosso. E la bellezza, quando nasce così, è davvero eterna.