All’indomani dell’incontro con la stampa, il candidato a sindaco di Rende, Giovanni Bilotti, torna su digitalizzazione e start-up.
“Polo industriale, connettività e innovazione si legano a doppio filo con l’università e la ricerca e, insieme, possono rappresentare uno snodo fondamentale per lo sviluppo economico del nostro territorio. L’area industriale di Rende è la seconda per estensione in tutta la Calabria, ma continua a non essere valorizzata come merita. È un’area che, se messa a sistema, può diventare uno snodo centrale di sviluppo economico e innovazione, soprattutto in un contesto urbano che include la presenza di un’eccellenza come l’Università della Calabria. Non solo: per generare occupazione e innovazione serve investire in un incubatore per start-up riconosciuto a livello ministeriale all’interno dell’area industriale. Attualmente l’unico incubatore certificato in Calabria si trova a Catanzaro, eppure circa il 25% delle start-up calabresi ha sede proprio nella nostra città (dati Unioncamere 2023). Questo vuol dire che il fermento imprenditoriale esiste già, ma va sostenuto, strutturato, accompagnato. Per questo tra i punti focali del nostro programma elettorale proponiamo di avere anche qui a Rende, in collaborazione con l’Università della Calabria un incubatore per Start-Up certificato nel cuore del Parco Industriale, come centro per la nascita di imprese innovative e sostenibili che vanno incentivate attraverso mentoring, reti di supporto tra imprese e Università”, ha affermato l’ingegnere.
“L’obiettivo è creare un ecosistema produttivo e innovativo che tenga insieme università, impresa, formazione e servizi, restituendo all’area industriale di Rende un ruolo centrale per il rilancio dell’intera città”, prosegue Bilotti, sottolineando al contempo come: “oggi, però, manca persino un collegamento diretto tra l’area industriale e l’Università, una condizione che penalizza gravemente la possibilità di costruire una vera sinergia tra formazione e impresa. Uno dei primi interventi deve essere proprio quello di istituire un sistema di trasporto pubblico dedicato, che colleghi in modo efficiente i poli universitari con il Parco Industriale e i quartieri di Rende. È una misura fondamentale non solo per i lavoratori, ma anche per quegli studenti che vogliono intraprendere tirocini formativi, esperienze professionali o percorsi duali e che oggi si trovano bloccati da una mobilità insufficiente. Inoltre, attraverso il progetto già in essere di City Port, e del sistema City Logistics, in collaborazione con Università e Regione, si potrà snellire il traffico da e per l’ingresso autostradale di Cosenza nord con la distribuzione urbana delle merci con mezzi elettrici e il controllo digitale dei flussi, riducendo traffico, inquinamento e il carico sul manto stradale che andrà ripristinato con un intervento strutturale volto a migliorare la viabilità interna e l’accesso alle imprese, oltre che favorire la riconnessione con la città. Sarebbe infine necessario capire lo stato dell’arte del progetto di Area produttiva ecologicamente attrezzata previsto da Agenda urbana e accelerare sulla realizzazione del nuovo svincolo autostradale verso la zona industriale come nodo strategico per attrarre investimenti e ridisegnare il sistema dei trasporti commerciali”, ha concluso il candidato a sindaco di Rende.