Nella solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, taglio del nastro per i nuovi locali della Curia Vescovile a Palmi, costruiti in 22 mesi, in piena pandemia, con la lentezza necessaria per il rispetto delle varie normative del piano di emergenza sanitaria.
A giugno 2020 infatti – è scritto in un comunicato stampa della diocesi Oppido-Palmi – la posa della prima pietra dell’edificio inaugurato che, in coerenza con l’enciclica di Papa Francesco Laudato sii, è stato realizzato nell’ottica della piena sostenibilità e del rispetto dell’ambiente e del creato, dove la produzione fotovoltaica copre la quasi totalità dei consumi (arrivando ad un risparmio energetico tra il 90 e 95%) e le stesse acque piovane, adeguatamente raccolte e depurate, saranno riutilizzate come acqua sanitaria.
«Seguire ogni mattina i lavori per me è stata una lezione continua di grande senso del lavoro, applicazione permanente, continua, progressiva e intelligente di chi è espertissimo della materia – ha detto il vescovo Francesco Milito, che ha benedetto i locali – e più volte mi sono chiesto se per assicurare al futuro una costruzione c’è bisogno di così tante accortezze, di tante specializzazione, di tanta modernità, quanto è più difficile costruire una Chiesa su basi solide e quante accortezze ci vogliono perché i futuri sacerdoti e il popolo di Dio vada avanti su una costruzione solida?».
Tra i presenti all’inaugurazione anche il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio, Concettina Epifanio, presidente del Tribunale di Palmi, Emanuele Crescenti, procuratore di Palmi, il Vicario generale Giuseppe Varrà, le maestranze locali che hanno realizzato i lavori, famiglie che da più generazioni si occupano di costruzioni e il direttore ufficio beni culturali edilizia di culto diocesano e progettista dei nuovi locali Paolo Martino.
«Abbiamo lavorato – ha commentato l’ing. Martino – per tradurre le indicazioni del Vescovo in spazi, volumi, superfici per la Curia di oggi e di domani, ma anche per renderli vivibili e luminosi per chi dovrà operare a servizio della Chiesa e del popolo del territorio di questa diocesi che è in Oppido – Palmi». Ha poi aggiunto: «Edificare un luogo bello per dare alla parola bellezza la pienezza del suo significato, non soltanto estetico, ma anche e soprattutto di valore».
I nuovi locali degli uffici di Curia – si legge ancora nel comunicato stampa – si inseriscono infatti in modo armonico nel contesto sociale, urbano ed architettonico della città di Palmi, con all’ingresso un ponte che resterà aperto nelle ore diurne per garantire continuità tra Curia e territorio e inoltre sono state abbattute le barriere architettoniche affinché nessuno sia escluso. Ma oltre ai nuovi uffici anche una sala convegni con capienza di 50 posti, a servizio del territorio e di tutta la diocesi.