Carrellata pazzesca. Si è respirato Reggina a pieni polmoni, nell’evento dedicato ai 11 anni di storia del club presso il cineteatro Odeon. Messi insieme presidenti, dirigenti, storici componenti dello staff come il medico Pasquale Favasuli ed il magazziniere Mimmo Tavella, nonché una vasta quantità di ex calciatori, alcuni dei quali intervenuti da remoto.
Ognuno dei protagonisti ha voluto lanciare un messaggio. In apertura, tra i più significativi, quelli degli ex presidenti. Pino Benedetto ha puntato l’indice sul Sant’Agata: “L’idea del Sant’Agata era il primo pensiero che abbiamo avuto, quando ci siamo confrontati con le realtà locali. Era inutile pensare che con l’economia della città e le nostre personali forze economiche, fosse stato possibile affrontare i palcoscenici a cui ambivamo. Alla fine di questa riunione, vorrei proporre alla Città Metropolitana qualcosa sulla proprietà del centro sportivo. Non credo convenga che rimanga di proprietà dell’Ente, bensì che sia sempre più legato alla Reggina”.
Lillo Foti ha fatto eco all’ex socio: “Aver conseguito il risultato della promozione in Serie A, è stato merito di tutti. Dirigenze e proprietà presente, pubblico che ci ha sempre assistito. Per quanto riguarda il Sant’Agata, vorrei ricordare una persona che ci è stata di grande stimolo, all’epoca, per la costruzione: Mario Biason – afferma Foti tra gli applausi in particolare di Benedetto – E’ stato un grandissimo tifoso della Reggina, una persona a cui tutti noi dobbiamo dare grande merito. Ci ha spinto oltre la siepe”.
p.f.