Torna al Teatro “Rendano” di Cosenza, in una nuova versione, portata in scena dal Balletto dell’Opera Nazionale Rumena, il “Lago dei Cigni”, con le fantastiche musiche di Tcajkovskij. Sarà una imperdibile occasione per tutti gli appassionati di danza, ma anche per coloro che, attraverso il grande balletto internazionale, vogliono avvicinarsi a questa meravigliosa forma d’arte, consapevoli del fatto che “Il Lago dei Cigni”, nonostante le innumerevoli riproposizioni, continua a mantenere intatto tutto il suo fascino. Lo spettacolo, promosso dalla Fondazione Teatro Lirico Siciliano con il patrocinio del Comune di Cosenza, è in programma il prossimo 5 dicembre, alle ore 20,30 al Teatro “Rendano”. In questa nuova versione, il Balletto dell’Opera Nazionale Rumena ha voluto mantenere intatte le coreografie originali di Marius Petipa e Lev Ivanov che hanno contrassegnato la memorabile versione del lontano 1895, tornando alla storica coreografia creata per il Teatro Mariinsky. Le scenografie si rifanno alla Corte Imperiale Russa di quel periodo, inserendo realtà storica e fantasia gotica. Le scene del I e del III atto sono punteggiate da uno stile classico fiabesco, quasi magico, mentre il II e IV atto, evocando le atmosfere del lago, ricostruiscono un ambiente mistico, quasi lunare , dove si alternano attimi tenebrosi e giochi di ombre e luci. Il “Lago dei cigni” rappresenta la perfetta unione di coreografia e musica ed è diventato sinonimo del balletto stesso e fonte d’ispirazione per generazioni e generazioni di ballerini, nonché emblema della cultura popolare. Al Rendano, nel doppio ruolo del Cigno Bianco e del Cigno Nero, si potrà apprezzare l’etoile mondiale e solista del Teatro Nazionale Rumeno, Viviana Olaru, danzatrice dalle superbe capacità espressive e tecniche, in particolare nei due splendidi pas de deux del I e del II atto. Altri grandi momenti dello spettacolo saranno: la danza dei quattro piccoli cigni, la danza dei grandi cigni, che sinuosamente si muovono su un lago illuminato dalla luna, e gli splendidi valzer nella sala da ballo del Palazzo Reale. La scena, come si ricorderà, si svolge in un parco vicino al Castello del principe Sigfrid il quale, durante i festeggiamenti per il suo compleanno, si allontana dalla sua residenza attirato da uno stormo di cigni. Giunge fino ad un lago e mentre cerca di colpire un cigno con il suo arco, questo si trasforma improvvisamente in Odette, regina delle giovani fanciulle, vittime di un incantesimo da parte del mago Rothbart. Affascinato da tanta bellezza, il principe rimane a guardare, mentre i cigni riacquistano un aspetto umano e cominciano a danzare. Infine, ritrovata la sua prescelta, Sigfried le giurerà amore eterno, unico modo per spezzare l’incantesimo che trasforma le fanciulle in cigno ad ogni sopraggiungere dell’alba. Il mago Rothrbart si presenterà al Castello il giorno in cui il principe dovrà scegliere la sposa. Con lui c’è la figlia Odile, il Cigno Nero, che assume le stesse sembianze di Odette per attirare l’attenzione del giovane. Sigfried sceglie Odile come sposa, ma poi riconosciuto l’inganno del mago, lo sconfigge, ritrovando l’amata Odette.
Torna al teatro “Rendano” il 5 dicembre il “Lago dei Cigni”, con il Balletto dell’Opera Nazionale Rumena
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