Un’importante operazione condotta dai militari della Guardia Costiera di Gioia Tauro ha portato al sequestro di un frantoio oleario che operava illegalmente, privo di qualsiasi autorizzazione necessaria, all’interno del Comune di Anoia (RC). L’attività, scoperta nell’ambito di mirati controlli a tutela dell’ambiente per monitorare e salvaguardare il territorio, è risultata essere non solo non conforme alle normative vigenti, ma anche gravemente dannosa per l’ambiente.
L’ispezione all’interno dell’impianto ha permesso di accertare l’illecito smaltimento – attraverso una condotta interrata – delle acque di vegetazione derivanti dal processo produttivo direttamente all’interno di un torrente, compromettendo la qualità dell’acqua e mettendo in grave pericolo la fauna e la flora circostante.
È pertanto scattato il divieto di ulteriore lavorazione e il sequestro penale dell’impianto, dei macchinari e delle attrezzature utilizzate per il ciclo di lavorazione, dello scarico nonché delle vasche di raccolta degli scarti delle olive. Oltre a ciò, i militari hanno rinvenuto all’interno del sito aree adibite a discariche non autorizzate di rifiuti pericolosi e non. Il gestore dell’impianto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per inquinamento ambientale e gestione illecita di rifiuti.
Questa operazione rappresenta un passo importante nella lotta contro le attività illegali che danneggiano il patrimonio naturale e la salute pubblica. La tutela dell’ambiente marino e costiero da ogni forma di minaccia antropogenica e la sicurezza dei cittadini sono un’assoluta priorità, fanno sapere dalla Capitaneria di porto di Gioia Tauro, particolarmente sensibile alle tematiche ambientali e sempre impegnata a vigilare sulle attività del territorio per garantire il rispetto delle norme e preservare le risorse naturali.
Si invita la popolazione a segnalare qualsiasi attività sospetta che possa mettere a rischio l’ambiente, contribuendo così a difendere il proprio territorio da simili situazioni di abusivismo.