“Pochi possono dirsi: “Sono qui”. La gente si cerca nel passato e si vede nel futuro” - Georges Braque
HomeAgoràTirocinanti in piazza, i sindacati: "Da ottobre potrebbe essere emergenza sociale. Il...

Tirocinanti in piazza, i sindacati: “Da ottobre potrebbe essere emergenza sociale. Il ministero del Lavoro ci riceva”

Mille tirocinanti a Catanzaro per risvegliare la politica nazionale e regionale dal torpore primaverile sulla vertenza lavoro che, invece, merita di essere centrale. Con loro in piazza Cgil, Cisl, Uil Calabria con i Segretari Generali Angelo Sposato, Tonino Russo e Mariaelena Senese, e le rispettive categorie Nidil, Felsa, Uiltemp con Ivan Ferraro, Gianni Tripoli, Oreste Valente e Luca Muzzopappa. Per Usb Saverio Bartoluzzi dell’esecutivo nazionale USB FdS e Antonino Jiritano della USB Fed. di CZ-KR-VV. Presente anche il Segretario Nazionale Uiltemp Gianvincenzo Benito Petrassi.

Nei loro interventi i sindacalisti hanno ribadito il ruolo svolto dai tirocinanti in tutti gli enti in cui prestano servizio da ormai oltre 10 anni, integrati al punto che anche gli stessi sindaci e responsabili li considerano fondamentali e indispensabili per lo svolgimento delle attività e l’erogazione dei servizi.

Per questo non si può parlare più di tirocini, ma necessita una definitiva contrattualizzazione che ridia la dignità di un lavoro vero e tutelato a chi nei fatti già lo svolge. Nei mesi scorsi, grazie alle iniziative sindacali di Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uil Temp, Usb Fds, e all’interlocuzione con il Presidente della Giunta Regionale, si è giunti all’approvazione delle deroghe normative alle assunzioni dei tirocinanti degli Enti locali. Ma senza un’adeguata copertura finanziaria la norma rimarrà sostanzialmente lettera morta. Un rischio che Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uil Temp, Usb Fds hanno denunciano da subito pubblicamente e negli incontri al tavolo tecnico regionale, e che ieri hanno ribadito al Prefetto di Catanzaro Enrico Ricci, perché possa compiutamente riportare ai livelli romani, come già fatto in passato, l’urgenza di trovare una soluzione definitiva alla vicenda. Nei mesi di maggio e giugno in Parlamento sarà messo in discussione l’assestamento di Bilancio, un momento propizio, dunque, perché la cornice normativa costruita finora possa essere riempita di contenuti economici che possano rendere le contrattualizzazioni possibili e attuabili dalle amministrazioni competenti, anzi, allargandole a tutte le amministrazioni pubbliche e recuperando i tirocinanti esclusi.

Intanto, le Organizzazioni sindacali stanno lavorando ad un incontro al ministero del Lavoro, alla ricerca di sponde nel governo nazionale in una sinergia positiva che chiama alla responsabilità e alla compartecipazione i livelli nazionali, regionali e locali, perché tutti diano il loro contributo. Circa 4.200 famiglie, quelle dei tirocinanti, che attualmente si sostengono anche grazie al sussidio di 700 euro mensili dei progetti in scadenza tra ottobre e novembre prossimi, con il rischio che scoppi un’emergenza sociale, anche con spiacevoli conseguenze di ordine pubblico.

Articoli Correlati