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Concluso il Consiglio generale della Cisl Cosenza. Fumarola: “Lavoro strumento di liberazione delle donne”

Nel Salone degli specchi della Provincia si è svolto il Consiglio Generale della Cisl provinciale: “Un Sindacato di Prossimità per la persona e per il lavoro”.

Dopo il saluto della Presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro, ad aprire i lavori la relazione del Segretario Generale Giuseppe Lavia che ha ribadito le priorità dell’azione sindacale: lavoro, infrastrutture, divari di cittadinanza.

«Sulle tante risorse – ha dichiarato Lavia – occorre guardare non solo ai target di spesa. Serve una valutazione qualitativa della spesa, guardando alla capacità di creare lavoro stabile. Consapevolezza delle criticità, senza mai cedere alla rassegnazione, con lobiettivo di una grande Alleanza territoriale per la persona e per il lavoro».

Il Consiglio Generale ha inoltre espresso vicinanza ai lavoratori Abramo del sito di Montalto e ai lavoratori impegnati nei TIS, Tirocini di Inclusione, che chiedono certezze sul proprio futuro lavorativo.

A seguire l’intervento accorato di Mons. Francesco Checchinato, Vescovo della Diocesi di Cosenza Bisignano: «Essere persona significa essere capaci di relazioni, quando promuoviamo relazioni promuoviamo la persona. Il lavoro sia riconosciuto come diritto, diritto per diventare persona».

Il dibattito è stato poi arricchito da numerosi interventi di dirigenti e delegati sindacali.

Il Segretario Generale della Cisl calabrese, che ha presieduto i lavori, ha invece dichiarato: «Abbiamo scelto la strada del confronto e del dialogo. Ma servono risultati concreti. Sulla Sanità regionale serve realizzare una vera inversione di tendenza, reclutare personale e abbattere i tempi delle liste di attesa».

Le conclusioni del Consiglio Generale sono state affidate alla Segretaria Generale Aggiunta Cisl Daniela Fumarola: «Andare oltre l’8 marzo. Il lavoro realizza la dignità e può essere strumento di liberazione delle donne che subiscono violenza.

La partecipazione nei luoghi di lavoro attraverso la contrattazione dà protagonismo ai lavoratori e alle lavoratrici per una organizzazione del lavoro più attenta ai loro bisogni, welfare inclusivo che faciliti la genitorialità. Dobbiamo essere agenti concreti di speranza, contribuendo alla crescita e allo sviluppo del Paese. Nella nostra agenda redistribuzione e partecipazione sono due pilastri fondamentali. Il nostro metodo è il dialogo sociale per realizzare un confronto costruttivo sui principali dossier della nostra Agenda 2024.

Serve garantire a tutti i cittadini pari diritti, tenendo insieme il Paese anche attraverso infrastrutture che uniscono il sud al nord».

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