“Venite pure avanti, voi, con il naso corto, signore imbellettate, io più non vi sopporto infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio, perché con questa spada vi uccido quando voglio...” (Francesco Guccini, Cirano -
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Inaugurata mostra presepi nella Caserma ‘Grippo’ di Cosenza. Iniziativa Arma Carabinieri e Aiap, 63 realizzazioni artigianali

“Questa è forse tra le più belle iniziative di quest’anno che l’Arma organizza insieme a rappresentanti delle diverse comunità. Condividiamo con la cristianità, con il cattolicesimo, molti dei principi fondamentali, la prossimità, la vicinanza ai più poveri, ai più deboli e tutto sommato i presepi rappresentano anche questo, cioè la natività in casa di ciascuno, in modo che ciascuno possa ispirarsi a quei valori che la cristianità e la natività in questo caso porta con sé”. Lo ha detto il comandante della Legione carabinieri Calabria, generale Riccardo Sciuto, a Cosenza, per l’inaugurazione della mostra di Presepi organizzata dall’Aiap e dall’Arma dei Carabinieri. Sessantatré i presepi artigianali in mostra all’interno della Caserma “Paolo Grippo”. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, la prefetta di Cosenza Rosa Maria Padovano, il sindaco della città Franz Caruso e l’arcivescovo metropolita monsignor Giovanni Checchinato. “Fare il presepe nelle case – ha detto monsignor Checchinato – corrisponde a parer mio a quella espressione che ha detto Papa Francesco dicendo che la fede non si parla con linguaggi troppo raffinati, la fede si parla in dialetto e il presepe è una sorta di espressione dialettale, dunque di quel linguaggio più intimo, più casareccio che è il proprio nostro. Allora lì troviamo la bellezza anche della fede che prende la forma di un uomo, di una donna, di un bambino – ha aggiunto il presule cosentino – di gente che lavora, di gente che dorme, di gente che si affatica, di gente che è la nostra storia perché la fede entra nella nostra storia e la rende diversa se noi vogliamo”.

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