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Eugenio Riccio, capogruppo della Lega al Consiglio Comunale di Catanzaro, sulla partecipazione del sindaco Fiorita al congresso di Fratelli d’Italia: “Il confronto come base di democrazia.”

In queste ore assistiamo a una straordinaria contorsione da parte di Potere al Popolo, che si erge a giudice della partecipazione del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, al congresso cittadino di Fratelli d’Italia. Ebbene, tutto si sarebbe immaginato, tranne che vedermi come difensore del sindaco Fiorita in nome del buon senso istituzionale. Ma, come si suol dire, nella politica a volte bisogna rispondere anche alle provocazioni più strane.
A quanto pare, Potere al Popolo, contrariamente al determinante consenso in città, in Italia e in Europa, ha una percezione piuttosto distorta della politica, tanto da scatenarsi contro la presenza del sindaco Fiorita a un evento pubblico come quello di Fratelli d’Italia. Non stiamo parlando di un semplice incontro di partito, ma di una manifestazione che ha visto un confronto tra diverse forze politiche. Un incontro che, al contrario di quanto affermano loro, non è un attentato alla democrazia, ma il normale svolgersi di un dibattito democratico e istituzionale. D’altronde, se Potere al Popolo crede che le porte delle istituzioni debbano restare chiuse per chi non appartiene al loro circolo, è bene che chiariscano al più presto in quale epoca vivano, perché quella che descrivono è una visione dell’Italia che semplicemente non esiste più.
Passiamo ora a un altro punto dolente: il Partito Democratico. Con quale coraggio, alcune frange estremiste di quel partito, si permettono di accusare Fiorita di aver partecipato a un congresso di un partito che, volenti o nolenti, è il partito più importante del governo del nostro Paese? Fratelli d’Italia non è certo il partito di un’epoca passata, ma una forza politica moderna che rispetta le istituzioni e promuove il dialogo tra le diverse forze politiche. Se il PD, o chi per loro, non riesce a comprendere questo, è la politica italiana a perdere, non certo il sindaco Fiorita.
Poi, se vogliamo calarci nella realpolitik catanzarese, voglio invitare ad una riflessione gli smemorati del Partito Democratico: ma quando si è trattato di prendere alcuni voti della destra cittadina per vincere al ballottaggio quei voti non puzzavano? Quando si è dovuto votare il presidente del Consiglio comunale con i voti del centrodestra quei voti erano di apparato? Quando si è dovuta fare una giunta con espressioni non proprio di sinistra era tutto legittimo? E cosa dire dei voti dei consiglieri eletti con il centro destra che tengono in vita l’amministrazione Fiorita ?
Le recenti polemiche dimostrano ancora una volta come, per alcune frange della sinistra, il dibattito democratico non sia altro che uno strumento per alimentare sterili polemiche, dimenticando i principi fondamentali della nostra Repubblica. Fratelli d’Italia è un partito che agisce nel pieno rispetto delle istituzioni e della Costituzione italiana. La politica, infatti, deve essere il confronto di idee, senza pregiudizi, senza etichettature, ma con la consapevolezza che solo con un dialogo serio e rispettoso si può realmente progredire.
L’invito al sindaco Nicola Fiorita a partecipare al congresso di Fratelli d’Italia rientra in questo spirito di confronto costruttivo e non ha nulla a che vedere con visioni ideologiche o preconcetti. Non è, e non deve essere, il pretesto per attaccare qualcuno per il solo fatto di aver partecipato a un evento, ma piuttosto un’occasione per rafforzare il valore delle istituzioni.
Infine, in quanto a chi oggi cerca il facile applauso con polemiche inutili e accuse infondate, come se la politica fosse una lotta a chi urla più forte, rispondo con un semplice concetto: la politica è una responsabilità, non una guerra. E non è mai troppo tardi per ricordarsi che il bene della nostra terra è il fine ultimo di ogni discussione.
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