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Aggressione a Soverato: la solidarietà dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Calabria

L’Ordine degli Assistenti Sociali della Calabria esprime solidarietà alla donna nigeriana picchiata a Soverato, per aver chiesto di essere retribuita per il lavoro prestato. La vicenda, su cui sono in corso gli accertamenti da parte delle autorità competenti, interroga tutti sulla responsabilità pubblica dei soggetti più fragili, una responsabilità di carattere socio-politico ed economico.

“La violenza ai danni di Beauty non può esimere dalla riflessione sulle condizioni di lavoro inaccettabili a cui soggiacciono molti lavoratori stagionali. Il tema è il numero dei lavoratori irregolari, invisibili e vittime di sfruttamento. Il tema è sempre quello della tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori, che impone la garanzia e la salvaguardia di un mercato del lavoro che rispetti requisiti fondamentali quali eque retribuzioni, riposo, diritti e doveri inquadrati all’interno di un contratto. La vicenda di Soverato deve essere condannata per la bruttezza di una condotta inqualificabile sul piano umano e datoriale.

Danilo Ferrara, presidente Croas, ha evidenziato che:<<Il nostro Paese fonda i propri riferimenti costituzionali sul riconoscimento del diritto al lavoro, imprescindibile condizione per il progresso individuale e collettivo della società. Per cui sono doverose politiche attive che prestino maggiore attenzione alle fasce deboli e alle componenti femminili della popolazione, madri, giovani donne che stentano ad inserirsi professionalmente, cittadine migranti>>.

Il Croas Calabria si unisce pertanto al coro unanime di condanne per quanto accaduto e vuole rimettere al centro l’importanza di interventi integrati di sostegno alle persone in difficoltà, di politiche di monitoraggio sul mercato del lavoro, di messa a punto di buone pratiche di integrazione e non violenza, che comportino tuttavia un contributo ed un vaglio da parte della società civile, senza la quale il cambio di modelli culturali involutivi non può essere possibile.

L’Ordine degli Assistenti Sociali della Calabria rimane al fianco di chi fa fatica, confermando il proprio sostegno per quanto è nelle proprie possibilità d’azione e sottolinea la necessità di portare avanti strategie efficaci per contrastare fenomeni sommersi e maltrattamenti nei confronti delle categorie che godono di minori opportunità e voci flebili di rappresentanza”.

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