«Il Pd da sempre ha al centro della propria attenzione il ruolo e la funzione della scuola pubblica che, ancora di più oggi dopo la pandemia, deve trovare centralità ed essere punto di riferimento per le giovani generazioni».
A sostenerlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, che così prosegue: «Non possiamo dunque che rimanere perplessi, e fare nostre le lamentele di tanti docenti, dopo la decisione, già messa nero su un bianco in un decreto del governo che merita nuovi approfondimenti, di dare vita ad una Scuola di Formazione che sarà finanziata da un cospicuo taglio alla carta docenti e all’organico da due milioni di euro all’anno per un totale di otto milioni di euro».
«L’Alta Scuola di Formazione servirà a valutare i docenti ed organizzare i corsi di formazione e si capisce – dice ancora Bevacqua – che si tratta di un’attività che ha minima importanza rispetto alle reali esigenze della scuola italiana che si trova costantemente sotto organico e non riesce a fare fronte alle esigenze degli studenti, specialmente quelli più svantaggiati. Per non parlare, inoltre, degli investimenti che sarebbero necessari per rendere moderne e sicure le strutture scolastiche, soprattutto nel Meridione».
«Come gruppo Pd in Consiglio regionale ci attiveremo immediatamente, anche tramite il segretario regionale Nicola Irto, per coinvolgere i vertici del partito nazionale e fare in modo che si possa bloccare questo decreto che non va nella direzione giusta e provoca un’enorme spesa senza ricadute reali per lo sviluppo della scuola italiana».