Si apre una nuova fase per il Piano strutturale comunale all’insegna della visione della “Grande Catanzaro Città metropolitana di fatto” condivisa dall’amministrazione Fiorita. La giunta ha dato il via libera all’atto d’indirizzo, predisposto dal settore Pianificazione del territorio, per l’adeguamento del documento preliminare del Psc alle linee di mandato, illustrate dal sindaco per l’arco 2022-27, e alla sopravvenuta normativa regionale sulla rigenerazione urbana, la riqualificazione e il riuso.
“Il provvedimento licenziato dall’esecutivo risponde, in primis, all’esigenza di aggiornare il Documento alle più recenti disposizioni in materia ed implementarlo con i piani programmatici già in essere”, spiega la vicesindaco con delega all’Urbanistica, Giusy Iemma. “Il progetto della Grande Catanzaro, che questa amministrazione vuole intraprendere, si basa sull’idea di ripartire funzioni e vocazioni in forma strutturata lungo il territorio, immaginando una classificazione per poli urbani che ha come obiettivo quello di valorizzare e recuperare l’esistente, o creare nuove destinazioni nell’ottica della sostenibilità ambientale”.
Le linee di indirizzo riportano una prima identificazione dei nuovi contesti urbani: Il Nucleo antico quale polo della cultura e della città educante, distretto di giustizia e sistema sanitario; Il Nucleo di Germaneto polo dei grandi servizi direzionali e logistici, città dello studio e distretto biomedico e farmaceutico; il Nucleo di Catanzaro Lido, polo del turismo balneare e dell’accoglienza da e verso il mare nostrum, con il Porto e la nuova area del retro porto per i servizi legati al mare, il polo fieristico e la nuova piattaforma depurativa; il Nucleo di Siano, polo della natura con il Parco del benessere per costruire una cintura verde lungo il bordo nord della città; il Nucleo delle periferie sul torrente Fiumarella, dove realizzare o recuperare luoghi per attività sportive e ricreative; i Nuclei urbani di Gagliano e Siano come poli dell’abitare sostenibile e dei nuovi sistemi residenziali; il Nucleo di Sala, polo della intermodalità tra la metropolitana di superficie, la linea ferroviaria, la funicolare, i bus.
“Una visione unitaria del territorio – conclude Iemma – all’interno del quale assume una fondamentale importanza mettere in connessione ogni singola area e favorire l’accessibilità attraverso l’interscambio tra i quartieri. L’idea è quella di mettere a sistema i diversi poli urbani facendo in modo che, nel raggio di percorrenza di 15 minuti a piedi, si possa riscontrare la presenza di tutte le funzioni essenziali. Indirizzi e proposte che adesso saranno oggetto di approfondimento da parte dei progettisti del PSC, ai quali è demandato il compito di adeguare il Documento Preliminare del PSC. Si riaprirà, poi, la fase di concertazione al fine di condividere con gli ordini professionali, le associazioni di categoria e la cittadinanza tutta una visione ampia e comune sul futuro della città”.