“La Zes è prioritaria per la Calabria e il commissario Romano sta, come non era mai accaduto nel passato, adoperandosi efficacemente. Ma per renderla concretamente utile, affinché, grazie alle agevolazioni che prevede, il territorio sia attrattivo d’investimenti, dobbiamo tutti assieme fare uno sforzo per recuperare la reputazione della regione nello scenario internazionale. Ho espresso il plauso del Consiglio regionale, appresa la notizia che la ‘Giacinto Callipo conserve alimentari srl’ è stata la prima società alla quale è stata rilasciata l’autorizzazione numero 1 per una nuova attività in una delle aree nel perimetro ‘Zes’, perché sono questi i segnali di cui la Calabria ha bisogno: semplificazione amministrativa e rapidità nelle scelte, in funzione dello sviluppo sostenibile”.
L’ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, intervenendo a Isola Capo Rizzuto al convegno “Zone economiche speciali – Un piano strategico per il rilancio del nostro territorio”, introdotto dal sindaco Maria Grazia Vittemberga e al quale ha preso parte (fra gli altri) il commissario ‘Zes-Calabria’ avv. Giosi Romano.
Ha aggiunto: “ In Calabria abbiamo bisogno non di piangerci addosso, ma di iniziative come questa, per capire come cogliere opportunità che non possiamo permetterci il lusso di mancare e per tracciare analisi di scenario sull’evoluzione delle dinamiche economiche che interessano il Sud e in particolare i nostri territori. A partire da Isola Capo Rizzuto, che vanta uno straordinario patrimonio ambientale – e culturale”.
Per Mancuso: “Gli obiettivi generali su cui punta la Zes sono decisivi per il futuro della Calabria. Anche nella prospettiva mediterranea su cui l’Unione Europea, dopo gli sconvolgenti mutamenti geopolitici internazionali, deve incominciare a impegnarsi. Dobbiamo, soprattutto in questo territorio, il Crotonese, tra i più trascurati del Mezzogiorno sul lato delle infrastrutture di base, della mobilità e dello sviluppo, alimentare il circuito della fiducia da parte del sistema imprenditoriale locale e nazionale. Ciò su cui bisogna insistere è la sinergia tra istituzioni di ogni livello e tra pubblico e privato, sia per premiare merito e capacità che per superare i deficit di qualità nella filiera turistica e quegli aspetti negativi di cui dobbiamo liberarci, per fare sviluppo nella legalità”.
Per il vertice istituzionale di Palazzo Campanella: “La Calabria ha tutto ciò che serve per agganciarsi alla ripresa nazionale e contribuire alla ricostruzione della sua economia e di quella italiana. Non solo puntando sui settori del turismo e dell’agroalimentare, ma anche cercando di colmare lacune produttive in molti altri settori da cui può nascere ricchezza generale. La Calabria, per esempio, ha oltre 800 km di coste e più o meno 600 concessioni demaniali, ma ha una sola azienda che produce attrezzature per mare e spiagge. La Regione ce la sta mettendo tutta per promuovere sviluppo, valorizzando anche il nostro capitale umano, ma dobbiamo agire tutti nella stessa direzione”.