Conclusa la prima tappa della Rassegna itinerante Kalados, per la promozione delle persone e dei territori, promossa ed organizzata nell’ambito del 37° Premio nazionale “Troccoli Magna Graecia”, e riservato ai ragazzi della Scuola media “Lanza Milani”.
L’incontro è stato ospitato nella sala convegni dei licei classico e scientifico dell’Istituto Erodoto, a Cassano, in via Corrado Alvaro.
I giornalisti Mimmo Petroni, responsabile della comunicazione istituzionale del comune di Cassano all’Ionio, e Pasquale Golia, giornalista sportivo reporter di avvenimenti sportivi dall’Italia e dall’estero, hanno intervistato, a beneficio dei giovani studenti, rispettivamente Carmelina Milano pittrice e Francesco Lombardi maratoneta.
Dopo una breve presentazione di Martino Zuccaro, ideatore e coordinatore dell’evento, sono seguiti gli interventi dei professori Vincenzo Sarubbo e Antonia Romano che hanno facilitato, con opportune sollecitazioni, il colloquio e l’interazione fra i giovani e le personalità presenti.
“Attraverso la pittura e la poesia -che intercalo tra un quadro e la scrittura- sento il bisogno personale -ha osservato Carmelina Milano intervistata da Mimmo Petroni- di comunicare i miei sentimenti, le mie osservazioni sul mondo che mi circonda, e avere l’opportunità di esprimere sensazioni, emozioni, che mi provocano il rapporto tra le persone che a loro volta interagiscono con l’ambiente, e con la tradizione del mondo greco che ci ha tramandato la Sibari arcaica rapportata all’attualità. La natura, l’ambiente umano, il verde, le persone che interagiscono fra di essi, sono lo stimolo alla mia pittura. Vi auguro, cari ragazzi, che questo nostro incontro possa generare in voi la passione per la pittura”.
“Svolgo un lavoro che comporta tante responsabilità, -ha esordito Francesco Lombardi- però la passione per la corsa è diventata uno stile di vita, perché lo sport è anche cultura e apprendimento di altre culture. Lo sport comporta anche sacrifici, passione, stare insieme a tante persone di altri Paesi, formate con altri canoni comportamentali. Ho partecipato alla Maratona di Tokio, sobbarcandomi a ben 14 ore di volo in aereo, ho fatto quasi il giro del mondo e toccati tre continenti. In questi Paesi ho imparato tante cose a differenza di noi cittadini italiani. Cito piccoli esempi che denotano una “cultura diversa” dalla nostra. A New Jork si vive la massima libertà, ma occorre rispettare le regole: se il pedone non attraversa sulle strisce vi sono gravi conseguenze impensabili; se non si ha il biglietto della metropolitana si rischia l’arresto.
Lo sport è cultura e conoscenza; la passione ti porta a compiere azioni impensabili. Per correre le maratone in qualsiasi Paese -conclude Lombardi- occorrono sacrifici, e si corre con le gambe, col cervello e col cuore. L’importanza è confrontarsi con se stessi”.
Al termine dell’incontro sono stati consegnati attestati di partecipazione alle personalità presenti e alla dirigente dell’Istituto, rappresentata dalla professoressa Antonia Romano, con la seguente dicitura: “A futura testimonianza dell’evento, affinché lo stesso possa entrare a far parte della memoria storica dei territori e delle comunità con l’auspicio che la rassegna diventi un piccolo segmento della memoria collettiva”.