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Lazzaro (RC), ANCADIC: “Richiesta viabilità alternativa del tratto di SS 106 ‘Rupe di Capo d’Armi'”

L’ANCADIC fa seguito alle precedenti richieste d’intervento inviate alle Autorità competenti tra cui quella datata 22 luglio 2022 e riferimento alla nota di riscontro del 15 ottobre 2021 dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale relativa alla risposta all’ interpellanza urgente n.2-00513 Onorevole Tripodi (FI) interessata dall’ANCADIC e dal “Comitato Torrente Oliveto di Lazzaro” riguardante il crollo di un blocco di  materiale lapideo dall’alto del viadotto di Capo d’Armi e problematiche di instabilità generale sia di quest’area che lungo la strada provinciale 3, ex statale 183, oggi di competenza della Città Metropolitana di Reggio Calabria,  per invitare ancora una volta l’Ente competente a mettere in sicurezza il promontorio di Capo D’Armi.

Al riguardo va tenuto fortemente in considerazione che la rupe si erge ripida dalle acque del mare fino a superare i 134 m s.l.m. con una parete a strapiombo sulla quale insiste la Ss 106, che spesso si sono verificati caduta di massi lapidei dalla parete rocciosa a strapiombo sul mare,  unica strada che collega la città di Reggio Calabria con la provincia ionica e in caso di interruzione a causa di calamità naturali, speriamo ciò non avvenga mai, inimmaginabili sarebbero le conseguenze per le persone e i veicoli eventualmente in transito al momento dell’evento.

Secondo l’ANCADIC qualora si dovesse verificare un importante crollo da interessare la Ss 106, le conseguenze sarebbero ancor più gravi da quelle determinate dal crollo del Ponte Morandi di Genova, giacché il tratto di strada Ss 106  come sopra detto si trova  su un precipizio di circa 134 metri di caduta libera e tra una serie di curve che non permetterebbero ai conducenti di veicoli leggeri e pesanti di avvistare in tempo utile il pericolo determinato dall’eventuale crollo di strada. Non poche sarebbero le difficoltà per le attività di soccorso.

Per quanto sopra rinnoviamo la richiesta di voler realizzare una galleria che attraversi tutta la rupe di Capo d’Armi da realizzarsi a monte latistante all’attuale tracciato.

Al riguardo le Istituzioni hanno già individuato il problema tanto che su questo tratto di strada   è   stata   indicata   una  viabilità  alternativa  all’attuale  con  la  costruzione  del

Megalotto 5^ della Ss 106 da Reggio Calabria Loc. S. Gregorio (Km 7+700) allo svincolo di Melito di Porto Salvo (Km.30+400) I tratto della SS 106 Reggio/Taranto, il cui progetto ha  ottenuto  in data 23  luglio 2007 il parere  favorevole  con prescrizioni della Commissione VIA del Ministero  dell’Ambiente   e  della  Tutela  del Territorio  e  del  Mare, la quale   si  è  determinata   sul progetto  della   costruzione  del   5^  Megalotto Reggio/Melito che stabilisce: PUNTO 23. Realizzare gli interventi di compensazione ambientale (a cominciare dalla bonifica delle discariche abusive attualmente presenti nelle e lungo le fiumare)  per   un  importo  non  inferiore  al  2%  del  valore  dell’  opera  come determinato ai fini del calcolo del contributo per la procedura di VIA e, oltre a tali interventi, ridimensionare e riconfigurare la S.S. 106  attuale  in  modo  da  ridurre  l’ incidentalità,   provvedere  i  tratti  urbani    e  suburbani di marciapiedi, sostituire gli attuali svincoli con rotatorie rinaturando le relative aree”.

Al riguardo siamo orgogliosi che la Commissione Speciale per la Valutazione di Impatto Ambientale nell’esprimere il proprio parere abbia tenuto anche conto delle segnalazioni del “Comitato Torrente Oliveto di Lazzaro” dallo scrivente rappresentato.

Invero nella voce “richieste del pubblico” si legge: “Non è pervenuta alcuna “osservazione in senso proprio sulla realizzazione dell’Infrastruttura in progetto. E’ pervenuta una sola lettera (più volte spedita e ricevuta) da parte di alcuni cittadini dell’abitato del Torrente Oliveto che richiedono un intervento urgente sulla S.S. 106 al fine di porre rimedio all’attuale elevata pericolosità della strada”.

Risulta all’ANCADIC che nel passato si è verificata l’interruzione della Ss 106 e della linea ferrata esattamente in corrispondenza della stazione di Melito di Porto Salvo e nella zona di Bova  Marina, il cui  fenomeno  alluvionale ha portato via  un ponte stradale ANAS e la viabilità è stata deviata sulla trasversale Gioia/Rosarno per parecchi mesi. L’ANCADIC ha interessato gli Organi di Governo nazionale, il Presidente della regione Calabria, la Prefettura, il Sindaco del Comune di Motta SG, il Consiglio e la Giunta comunale Sede e altri Enti. Il tutto nell’interesse della collettività e a salvaguardia dell’incolumità pubblica e privata.

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