Libri di riferimento per diffondere la “Dottrina”, un “proprio organo stampa” e, sopra ogni cosa, il “Gran Consiglio” che avrà potere decisionale. Sono alcuni degli inquietanti riferimenti al fascismo disseminati dal presunto nascente movimento politico-culturale “Decima Reggio“, che in un comunicato stampa arrivato in redazione lancia la prima assemblea a Reggio Calabria, in quella che gli scriventi chiamano “piazza dell’Arengario”, la piazza del Popolo sulla quale si affacciò Benito Mussolini nel 1939.
Nel dare appuntamento a domenica 28 agosto 2022, alle ore 18:30, questo presunto movimento, poi, sostiene che “tanti militanti e intellettuali si stanno già appassionando e tanti si stanno proponendo in rappresentanza delle rispettive 15 circoscrizioni del Comune di Reggio Calabria e in rappresentanza dei rispettivi interessi corporativistici del tessuto socio-economico cittadino”.
I riferimenti al fascismo non si esauriscono qui. Anzi, sono insiti nel nome stesso del movimento “Decima”, come “Decima Mas”. Lo stesso logo del “movimento” riprende quello del corpo militare indipendente della Repubblica di Salò, che ebbe tra i suoi comandanti Junio Valerio Borghese, uno dei personaggi della destra eversiva più oscuri e promotore del progetto di un colpo di Stato negli anni ’70.
“È evidente – si legge nel comunicato stampa – come nell’ultimo decennio il sistema-potere si sia scoperto e abbia mostrato la propria macchina ideologica e organizzativa contro l’umanità, contro il concetto stesso di Stato; ma ha messo in luce, oltre che i punti forti, anche i punti deboli, e questi – scrivono – vanno assolutamente colpiti”.
Nel documento, tale “Decima” riprende i cavalli di battaglia della destra: dai Moti di Reggio (“con il nefasto tradimento che scippò alla città la scelta quale Capoluogo di Regione”) allo scioglimento del Consiglio comunale di Reggio Calabria per mafia nel 2012, definito un “colpo di mano con il quale si decise, per una questione morale e senza alcun fondamento normativo e giurisprudenziale, di commissariare il Comune e gettare la città nel baratro”.
Dal secondo dopoguerra, secondo questo ipotetico movimento, “è stato creato un clima di menzogne contro chi c’era prima, quel clima di menzogne è ancora strisciante e si acuisce ogni qualvolta si avvicinano le elezioni oppure quando si va alla ricerca di scheletri nell’armadio”.
Nel descrivere la propria struttura e la propria mission, “Decima” mette in luce una serie di riferimenti “nostalgici”, palesemente di matrice fascista: il movimento, è scritto, avrà un “Servizio Ausiliario Femminile“, così chiamato come il corpo militare SAF di epoca fascista, e che in questo caso, invece, “si occuperà di supportare la formazione politica dei militanti e di politica demografica”. Militanti, giovani delle scuole superiori e dell’Università, che avranno “libri di riferimento per diffondere il verbo della ‘Dottrina’ morale e spirituale, politica e sociale“.
Infine, “l’organo decisionale del movimento sarà il “Gran Consiglio“, che appunto va a richiamare il massimo organo del Partito fascista
La prima assemblea servirà, scrivono, per illustrare “il manifesto politico-culturale in cui saranno formulate numerose proposte per far fronte contro due pericoli: quello misoneista di destra e quello distruttivo di sinistra”. Una sorta di “terza via tra i due opposti poli al di sopra delle divergenti opinioni dei partiti”.
Tanti, palesi e ostentati riferimenti al fascismo, ai suoi personaggi e ai suoi organismi. Tanti e inquietanti da poter essere un movimento-fake.
I mittenti, che si celano dietro il nome del presunto movimento, non si firmano, ma sui social – nel gruppo privato facebook “Decima Reggio | Gran Consiglio” – contano 448 iscritti. Nome modificato di recente da “Decima Archi“. La pagina pubblica, che invece conta invece solo 19 follower, lancia tra gli eventi la prima assemblea, ribattezzata “Adunata X Reggio”.
Chi ci sarà mai dietro questa operazione-nostalgia lanciata a Reggio Calabria?