“Il lavoro è uno dei grandi problemi della Calabria. Il motivo per cui migliaia, centinaia di migliaia di calabresi negli ultimi anni sono andati via. E’ un grave dramma, anche perché prosciuga delle migliori risorse. Negli ultimi 10 anni sono andati via il 65% dei laureati. Abbiamo il tasso di occupazione più basso in Europa, il 48%, la media europea è il 75%. Abbiamo il tasso di povertà più alto in Europa, un calabrese su due è a rischio di povertà. Abbiamo una drammatica situazione dal punto di vista sociale”. Lo ha detto l’europarlamentare del M5S Pasquale Tridico, candidato presidente del campo progressista alla Regione Calabria durante “Il Confronto di SkyTg24” con il suo avversario, il governatore uscente Roberto Occhiuto, di Forza Italia, candidato del centrodestra. “Per questo – ha aggiunto – abbiamo l’idea di lanciare un grande piano di reclutamento pubblico, 3000 operatori per la cultura e 7000 operatori per l’ambiente. Cosa devono fare? Devono valorizzare quella che è la cultura in Calabria, non solo a Capodanno, tutto l’anno attraverso i musei che purtroppo sono chiusi, le fondazioni che sono chiuse, le biblioteche che non hanno bibliotecari e 7000 operatori per l’ambiente che servono a valorizzare le risorse naturali, i boschi, le foreste, a fare quella pulizia, il contrasto agli incendi che imperversano tutta l’estate. Quest’estate, come ogni estate, abbiamo avuto incendi dappertutto, il dissesto idrogeologico che continua a essere uno dei principali problemi ambientali nella nostra regione. Diecimila ragazzi under 40, che dovranno spingere l’occupazione e le forze di mercato si uniranno a questo grande piano di occupazione. Purtroppo qui il mercato è più debole e va usata anche una leva pubblica per assumere e creare occupazione”. Tridico ha quindi rilanciato il reddito dignità, una “misura di 500 euro per i cosiddetti occupabili, persone di 55, 58 che saranno incluse in progetto inclusione”.
SANITA’. “Durante i quattro anni di Occhiuto i soldi verso le regioni del Nord sono aumentati di 63 milioni. Scopelliti, con Occhiuto complice, ha chiuso 18 ospedali. I calabresi sono molto arrabbiati di questa cosa. Ospedali come Praia, Acri, San Giovanni, Cariati, 18 ospedali nelle aree interne ma anche nelle coste chiuse e i medici sono scappati. È stato quello un grande depauperamento anche di risorse. Gli ospedali sono promessi, non sono costruiti, vedranno forse le fondamenta nel 2027, quello di Palmi o quello di Vibo. A Sibari hanno messo un cubo vuoto. Sì, io spero che si possa avanzare nei lavori, ma anche lì vanno messi almeno 3000 medici e infermieri al più presto possibile. Un grande piano di reclutamento. Questo farò se sarò eletto Presidente” ha detto l’europarlamentare del M5S.
“Sappiamo dall’annuncio che ha fatto la Meloni che il commissariamento della sanità finirà e quindi finirà in ogni caso, sia che vinco io sia sia che vinca Occhiuto per cui il vincolo non ci sarà più. Oppure Occhiuto si aspetta che la Meloni non faccia terminare il commissariato se vinco io. Quindi io ragiono sul fatto che dobbiamo avere le risorse e, politicamente, l’agibilità per farlo”. Alla “domanda incrociata” del suo avversario il governatore uscente Roberto Occhiuto, di Forza Italia, candidato del centrodestra, che gli ha chiesto dove pensa di trovare i soldi per fare le 7000 assunzioni in sanità che ha annunciato, Tridico ha risposto: “L’intenzione è di mettere una guardia medica in ogni paese. Oggi abbiamo paesi e città senza guardia mediche e questo è gravissimo, perché in queste aree interne le persone si ammalano e non arriva nemmeno l’ambulanza perché non c’è una strada che collega efficientemente le aree interne con gli ospedali”.
PONTE SULLO STRETTO? “Sto girando la Calabria in lungo e in largo e mancano ponti, strade, paesi isolati come la strada che va dalla Sila alla costa ionica che ha visto quattro anni fa un’interruzione di quattro anni fa un’interruzione di ponte. Occhiuto ha pure visitato ma non ha mai, come dire, avviato i lavori per riparare questo ponte. L’Alte velocità, ad esempio, che non c’è in Calabria, arriva fino in Campania, oppure alla 106 dove muoiono continuamente persone” ha affermato Tridico.
“Il paragone con l’autostrada – ha aggiunto – è completamente irrilevante perché le autostrade raggiungevano tutta Italia. Qui si tratta soltanto di unire due coste. Quello che ho intenzione di fare è collegare Reggio Calabria con Bari e Napoli, federare il mezzogiorno con i trasporti per far partire lo sviluppo del Sud nel sud dove abbiamo le aree interne completamente isolate. E noi pensiamo a unire due coste. Al di là dei problemi ambientali, delle devastazioni che si potrebbero creare, dei problemi sismici che pure ci sono, c’è l’assoluta non priorità. E l’aggravante è che Salvini vorrebbe pure far pagare con i soldi dei calabresi questo ponte che nessuno vuole. È incredibile”.
POLITICHE MIGRATORIE. “L’immigrazione è una risorsa e i cittadini calabresi l’hanno dimostrato ben prima di Cutro, che rappresenta una pagina nera per la storia della Repubblica italiana. Invece, anche dopo Cutro, noi abbiamo avuto esempi di grande integrazione, seguendo quello che oggi è noto come il modello di Mimmo Lucano, il modello Riace, modello di integrazione che fa crescere quelle comunità che sono in spopolamento”. Così il candidato presidente del campo progressista alla Regione Calabria durante “Il Confronto di SkyTg24. “Sono esempi virtuosi – ha aggiunto – e su questo noi faremo una legge speciale. A Steccato di Cutro, invece, abbiamo visto la passerella anche della Meloni con un Consiglio dei ministri che è veramente da dimenticare. Non hanno portato nemmeno un fiore su quella spiaggia, 94 persone morte, 37 bambini e subito dopo abbiamo avuto anche a Roccella Ionica un’altro grave disastro. Questo rappresenta una pagine triste di cui i governanti attuali si sono macchiati”.
INDAGINE OCCHIUTO. “Se fossi rinviato a giudizio sicuramente mi dimetterei. Penso che questo sia un atto di rispetto nei confronti dei calabresi. Parlo appunto di rinvio a giudizio, perché la serenità di un politico potrebbe essere fortemente turbata, nonostante sia solo la condanna a certificare la colpevolezza di qualsiasi individuo”. Tridico, prima di rispondere, con una nota polemica, ha detto di non avere capito se Occhiuto, alla stessa domanda avesse risposto in modo affermativo. “E’ una questione di serenità – ha aggiunto Tridico – Noi contestiamo a Occhiuto non il fatto che si doveva dimettere per aver ricevuto l’avviso di garanzia, ma che si sia dimesso per ricandidarsi. In questo modo lui dà uno schiaffo alla magistratura e dice, sostanzialmente, per motivi personali voglio essere più forte, voglio continuare a governare 5 anni e con un giudizio popolare positivo posso essere immune dalle indagini della magistratura. Questo è gravissimo. Questo è il punto che io gli contesto”. Parlando poi di crimininalità organizzata Tridico ha sottolineato di voler fare intese “con le procure, così come ho fatto quando sono stato in Inps, gestendo 400 miliardi”.
AUTONOMIA DIFFERENZIATA. “Purtroppo, finché vediamo la Lega al governo con la destra, con Forza Italia, con Occhiuto, il progetto dell’autonomia differenziata rimane ancora vivo e quindi siamo molto preoccupati. Per adesso abbiamo fermato questa autonomia che vuol dire ancora allargare di più i divari tra nord e sud, tra la Calabria e il resto d’Italia”.
“Abbiamo una spesa sanitaria verso le regioni del Nord – ha aggiunto Tridico – di 300 milioni di euro e continuiamo a far arricchire con le tasse dei calabresi le regioni del nord che sono sostenute dai leghisti. Noi abbiamo leghisti che vanno a cercare i voti con Occhiuto in Calabria. Io non so quali interessi rappresentano. L’autonomia differenziata è stata approvata da Occhiuto in Conferenza Stato regioni e questo è gravissimo dal mio punto di vista. E lo dico da calabrese. Vedere un candidato presidente che dice sì, abbiamo bisogno di meno risorse perché così diventiamo più competitivi, mi fa impazzire”.
“Io – ha detto Tridico – voglio federare il mezzogiorno per essere più forte nell’Italia, per avere un’Italia unita e non spaccare la Calabria dal resto d’Italia”.
FUGA CERVELLI. “Ho condotto una campagna elettorale con il cuore, non con la pancia. Non ho nessuna pulsione se non la democrazia. E l’obiettivo è di far tornare i giovani in Calabria. Avremo l’obiettivo di avviare una grande politica industriale con la costruzione di quattro poli tecnologici e formativi in quattro angoli della Calabria, a nord, a sud, a est, e a ovest. Questo sarà soprattutto una grande opportunità per far tornare quei giovani e farli restare”. E’ stato questo l’appello agli elettori lanciato da Pasquale Tridico. “Giovani – ha aggiunto – che devono avere i salari adeguati, un salario minimo legale anche dal punto di vista regionale. A loro diremo che possono cambiare la Calabria, questa politica che da trent’anni ci attanaglia con gestioni opache, senza farci vedere una primavera, quella primavera che abbiamo visto in Puglia con Nichi Vendola, con una generazione di politici che trent’anni fa ha richiamato i giovani a tornare a votare, a partecipare alla vita pubblica, a prendersi cura della nostra politica”.