Mercoledì 27 Novembre 2024 alle 14,30 si terrà a Roma presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati la conferenza stampa di presentazione degli eventi promossi dall’Unione Ciechi e degli Ipovedenti (UICI ) Sezione di Catanzaro in programma poi in occasione della 66° Giornata Nazionale del Cieco.
Alla presentazione organizzata su iniziativa dell’On. Federico Mollicone (Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera) interverranno Mario Barbuto (Presidente Nazionale UICI) Luciana Loprete (Presidente Sezione di Catanzaro UICI – Presidente IRIFOR Catanzaro) Stefania Mancuso (Direttore Scientifico Omniarch) ed Elena Console (Owner T.E.A srl di Catanzaro e AIVES). A moderare l’evento sarà la giornalista Giò Di Sarno.
Gli eventi, con la direzione artistica di Luciana Loprete, sono in programma poi a Catanzaro il 12 dicembre presso l’Accademia delle Belli Arti con un seminario sul tema “La promozione del Turismo Culturale Accessibile per i non vedenti: il progetto Aives- che nasce per la fruizione dei Beni culturali ai non vedenti con un sistema multisensoriale, mentre il 13 dicembre al Teatro “Politeama” sarà realizzato l’evento artistico inclusivo giunta alla sua IX edizione Concerto del Coro “Voci di Luce”: “Padre io sono cieco… Può un cieco guidare altri ciechi?”con la presenza di artisti non vedenti e normodati alla luce di una inclusione che deve essere di tutti i giorni. Testimonial ed ospite artistico sarà Anna Lisa Minetti.
Il progetto ha, tra gli altri, il patrocinio di “RAI Calabria” e la Media Partner di “RAI Pubblica Utilità ” e della “TGR” ed è finanziato con risorse del Bando Attività Culturali 2023 della Regione Calabria.
I due eventi vogliono essere momenti di sensibilizzazione sulle tematiche della disabilità visiva e mostrare da un lato che l’accessibilità e la fruizione del patrimonio culturale è un problema sentito in quanto è un diritto ed elemento imprescindibile per lo sviluppo umano e per la qualità ̀ della vita, e dall’altro che quando la musica e l’arte abbattono le barriere, anche quelle della disabilità, possono diventare filo conduttore che unisce, include e non divide e, cosa importante, riduce ed abbatte le diseguaglianze.