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Reggio: nuovo incontro sulla figura di Gioacchino Murat Re di Napoli

Il prossimo 13 ottobre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone”. Le giornate ottobrine sul periodo napoleonico giungono alla XXIX edizione.

A Reggio Calabria il 13 ottobre «Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda», giornata di studi sul periodo napoleonico


Si  parla ancora di lui, di Gioacchino Murat, (1767-1815) Re di Napoli, che fu il primo precursore dell’unità d’Italia, portando una ventata di modernità nel Meridione con le numerose riforme  che vennero attuate in appena un decennio di  amministrazione, periodo in cui la Calabria intravide cultura, crescita sociale,  benessere. Nel bene e nel male, non importa, ma si parla .
C’è chi lo adora, c’è chi lo denigra, c’è chi lo ignora, chi invece conosce perfettamente il periodo storico che abbraccia le gesta del valoroso Gioacchino e del decennio francese (1806-1815) di «marca» napoleonica tanto da organizzare quest’anno la ventinovesima edizione del simposio dedicato al Re Murat, è il sodalizio reggino, al cui interno opera un laboratorio di idee e di ricerca, il “Centro Studi Gioacchino e Napoleone”. L’amministrazione dei napoleonidi portò in Italia le esperienze e le conseguenze della rivoluzione francese, tramutando il quadro  politico e sociale del nostro territorio, ancora ancorato ad un sistema feudale.
Il punto di riferimento della nuova amministrazione fu l’imposta fondiaria ma ben presto le continue spese militari e le proteste dei proprietari terrieri, costrinsero Gioacchino Murat a mettere da parte il sistema indirizzato alla politica della contribuzione fondiaria, come indice di unica imposta diretta. Altre riforme furono quelle relative  all’abolizione della feudalità, infatti in un rapporto epistolare con il ministro dell’interno Zurlo Murat ebbe a riportare «Il più grande  beneficio del mio regno sarà senza dubbio l’abolizione assoluta della feudalità»: essa era stata introdotta dai Normanni otto secoli prima ! Alla conversazione, organizzata da remoto, parteciperanno in qualità di relatori la ricercatrice toscana Elena Pierotti e Gianni Aiello (presidente delle due co-associazioni organizzatrici). Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi, nel corso della giornata di studi che sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da domenica 13 ottobre.

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