«In questi giorni stiamo raccogliendo innumerevoli lamentele di nostri concittadini, i quali nel mese scorso avevano aderito all’istanza conoscitiva dei carichi agevolabili – a seguito del Regolamento per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 36 del 28 luglio 2023 – e che ora stanno ricevendo le comunicazioni degli esiti da parte della società di riscossione, al fine di aderire alla definizione agevolata entro la scadenza del 30 novembre», è quanto dichiara in una nota l’Avv. Michele Arnoni, dirigente provinciale di Fratelli d’Italia Cosenza.
«Tanta è la confusione – prosegue Arnoni – generata da alcune comunicazioni che contengono informazioni incomplete e/o incomprensibili per i contribuenti, i quali non sono messi nelle condizioni di poter verificare quanto effettivamente dovuto. Infatti, tali avvisi contengono un file con una scarna tabella in cui è presente l’estratto dei carichi della definizione agevolata, che non consente di verificare esattamente se le somme richieste sono dovute, in quanto non viene espressamente indicato il numero identificativo delle ingiunzioni fiscali o degli accertamenti esecutivi con relative date di notifica. In realtà viene indicato, oltre a nome, cognome e codice fiscale, un indecifrabile “id lista” con un numero non riferito a nessuna ingiunzione o avviso di accertamento eventualmente ricevuto dai contribuenti, ed un altrettanto indecifrabile “descrizione tributo”, senza indicare i numeri di ingiunzioni e/o accertamenti esecutivi, le date di notifica, gli importi “anno per anno”. In sostanza, i cittadini non possono verificare gli eventuali pagamenti già effettuati, né possono verificare se nell’estratto inviato siano contenuti carichi eventualmente annullati da provvedimenti giurisdizionali o in corso di giudizio o, ancora, illegittimamente notificati più volte. Inoltre, anche il modello per aderire alla definizione agevolata, entro la scadenza del 30 novembre, non permette di indicare le singole ingiunzioni, i singoli carichi o accertamenti o i singoli importi, a differenza di quanto correttamente avvenuto a livello governativo con la recente “Rottamazione quater” dell’Agenzia Entrate – Riscossione. Peraltro, si segnala anche l’incompletezza della Definizione di cui al citato Regolamento comunale, lì dove viene concessa la possibilità di definire solo i carichi derivanti da avvisi di accertamento esecutivi o ingiunzioni fiscali, e non anche quelli derivanti da solleciti o semplici accertamenti già notificati. Ed, a tal proposito, si chiede di valutare un eventuale ampliamento della Definizione agevolata in corso, al fine di aumentare gli introiti per la casse comunali ed allo stesso tempo andare incontro alle esigenze di quei cittadini che non hanno potuto versare quanto dovuto all’Ente negli anni passati».
«A questo punto – conclude la nota – vista l’imminente scadenza del 30 novembre per poter aderire alla definizione agevolata, riteniamo sia necessaria una immediata sospensione dei termini, e per tale ragione ci rivolgiamo direttamente al Sindaco di Cosenza, Franz Caruso. Chiediamo, inoltre, che Comune e società di riscossione inviino nuove comunicazioni ai cittadini con tutte le informazioni complete, al fine di rendere edotti i contribuenti sulle esatte pendenze nei confronti dell’Ente, per consentire loro una più consapevole scelta dei carichi da definire».