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Grande successo per l’atleta calabrese Federica Visalli agli Special Olympics di Torino 2025

Si sono appena conclusi i Giochi mondiali invernali Special Olympics di Torino 2025: sette giorni di gare e grandi emozioni. L’8 marzo è stata, in particolare, una giornata indimenticabile grazie alla grande cerimonia di apertura in diretta su Rai Due.

I Giochi mondiali hanno coinvolto 1500 atleti provenienti da 102 delegazioni, 621 coach e 3000 volontari, migliaia di persone tra familiari, personale medico, media e ospiti, per un totale di 300.000 spettatori.

Un evento unico e straordinario che per la prima volta si è svolto in Italia a Torino, Sestriere, Pragelato e Bardonecchia.

Le discipline sportive in gara sono state lo sci alpino, sci nordico, snowboard, corsa con le racchette da neve, Floorball, pattinaggio artistico su ghiaccio, pattinaggio di velocità su ghiaccio e danza sportiva. Ogni quattro anni una delegazione di atleti è chiamata a rappresentare l’Italia.

Il Team  quest’anno era composto da 88 Azzurri di cui 63 atleti con disabilità intellettiva. Tra questi l’atleta calabrese Federica Visalli, convocata come titolare nella disciplina delle racchette da neve.

Federica, 35 anni, originaria di Bagaladi (RC), fa sport da più di 20 anni con il Team Andromeda di Reggio Calabria, e pratica in prevalenza la disciplina del nuoto, partecipando con la sua squadra a varie competizioni Special Olympics in tutta Italia.

Da qualche anno si è cimentata anche nella disciplina della corsa con le racchette da neve partecipando come prima atleta ai Giochi Nazionali Invernali Special Olympics a Bardonecchia nel 2019. La convocazione è stato l’apice del suo percorso sportivo.

Federica vista la scarsità della neve nel nostro territorio si è allenata in spiaggia, dimostrando che niente è impossibile e raggiungendo un ottimo traguardo nella classifica generale dei World Winter Games conquistando ben tre medaglie.

Un 5°posto nei 200 metri, 5° posto  anche nei 100 metri e un bel 4° posto nella staffetta 4×100.

Confrontandosi con atlete di Cina, Stati Uniti, Svezia, Corea, Canada e Norvegia.

Un’esperienza che ha arricchito Federica, ha rafforzato la sua autonomia e potenziato la sua autostima, ha stretto nuove amicizie e nutrito relazioni significative.

Questi giochi infatti rappresentano molto più di una manifestazione sportiva. È un evento di crescita, d’ispirazione, di gioia e di unità che non si esaurisce con la fine dei giochi ma che si  ripercuote in tutti i territori.

«È necessario promuovere i valori dello sport come modello educativo, riabilitativo e di forte rinnovamento culturale che coinvolga sempre più atleti, familiari, tecnici, volontari, il mondo della scuola e dell’associazionismo e la comunità tutta. Eunice Kennedy Shriver fondatrice del Movimento Special Olympics credeva che ogni uomo o donna abbia il diritto di affermarsi come persona. Alla fine degli anni ’50 e agli inizi degli anni ’60 aveva intuito che le persone con disabilità intellettiva avevano capacità da poter esprimere, talenti da poter stupire e tanto da offrire alla società se solo vengono date le stesse opportunità di tutti gli altri. Gli atleti sono davvero eccezionali, capaci di imprese straordinarie e possono realizzare il loro potenziale attraverso lo sport – spiegano i responsabili dell’area comunicazione del Team Special Olympics Calabria –. Il Movimento Special Olympics è aperto a tutti, insieme possiamo creare una società inclusiva attraverso lo sport. Atleti, coach, volontari, aziende, partner, scuole inclusive vi aspettiamo. L’esperienza di Federica, la sua tenacia, costanza e determinazione possa essere da esempio per tanti altri atleti. Il futuro è proprio qui».

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